I dati dei primi sei mesi del 2017 in uno studio elaborato dall’Ufficio comunale di Statistica
BOLOGNA – Nei primi sei mesi di quest’anno i fiocchi rosa e azzurri sono lievemente in crescita e il saldo migratorio è ampiamente positivo con circa 8.000 arrivi e 6.500 partenze: sono le due condizioni che rendono possibile l’aumento della popolazione residente in città (+0,3%), nonostante la crescita dei decessi, un fenomeno ormai consolidato e dovuto in parte alla struttura per età della componente anziana di coloro che abitano sotto le Due Torri.
Le tendenze demografiche del primo semestre del 2017 sono contenute in uno studio elaborato dall’Ufficio di Statistica del Comune di Bologna.
Popolazione in lieve crescita: 1.302 abitanti in più in un anno
Al 30 giugno 2017 a Bologna la popolazione residente tocca quota 388.725 abitanti, 1.302 in più (0,3%) rispetto a un anno prima. La tendenza alla crescita prosegue dunque dal 2006 in modo lieve, ma costante.
Dal 2006 i residenti sono 15.000 circa in più.
Il saldo migratorio nel primo semestre del 2017 è positivo per oltre 1.400 unità, mentre il saldo naturale è negativo per 1.105 unità a causa dell’aumento dei decessi che la lieve crescita delle nascite non riesce a compensare.
Il Quartiere più popoloso è Porto-Saragozza (69.333 residenti) che supera Navile (68.831), da sempre in testa alla classifica.
Il bilancio demografico è lievemente in attivo in tutti i Quartieri a eccezione di San Donato-San Vitale, che risulta stabile.
Il centro storico, che conta 53.023 residenti, aumenta in termini percentuali più delle zone periferiche (+0,6% contro +0,3%).
I nati nei primi sei mesi di quest’anno sono 1.461, 11 in più rispetto al periodo analogo del 2016.
La natalità rimane sui valori di fine anni Settanta, che per la nostra città sono relativamente elevati.
Oltre un terzo dei bambini è nato al di fuori del matrimonio (sono 581, pari al 39,8%), mentre sono 880 i bambini nati da coppie coniugate (60,2% del totale).
Nei primi sei mesi dell’anno sono solo 124 i bambini residenti nati fuori città, pari all’8,5% del totale delle nascite.
Quanto alla mortalità, nei primi sei mesi del 2017 si sono registrati 2.566 decessi, 224 in più (+9,6%) rispetto all’analogo periodo del 2016.
I nuovi residenti: due su tre sono italiani
Il saldo migratorio regala alla città 1.463 residenti in più nei primi sei mesi di quest’anno.
I flussi a livello complessivo (comprese le regolarizzazioni tramite iscrizioni e cancellazioni d’ufficio) mostrano che l’ingresso di nuovi residenti si mantiene su livelli relativamente elevati, con 8.001 nuovi cittadini iscritti nei registri dei residenti di Bologna (in media circa 1.330 al mese).
Di entità inferiore i flussi in uscita: 6.538 persone non più residenti in città sono state cancellate dall’anagrafe nei primi sei mesi del 2017.
Se togliamo le registrazioni d’ufficio, si registra un notevole flusso dall’estero che costituisce un quarto dell’immigrazione in città (25,5%), mentre 3 immigrati su 4 provengono da altri comuni italiani.
In particolare, di questi, un quarto arriva dall’area metropolitana bolognese (25,4%) e quasi altrettanti dal Meridione e dalle isole (23,5%).
Se poi si esamina la cittadinanza di chi ha preso la residenza a Bologna nei primi sei mesi di quest’anno, gli stranieri sono 2.613, pari al 35,2% degli immigrati, ma la maggioranza dei nuovi residenti è di cittadinanza italiana (in complesso si tratta di 4.805 persone, quasi due immigrati su tre).
Anche l’emigrazione è principalmente a corto raggio: metà di coloro che lasciano Bologna restano nell’area metropolitana (49,7%) e la percentuale arriva al 60,9% se si considerano tutti i trasferimenti verso l’Emilia-Romagna. Solo l’11,8% è diretto all’estero.
Gli stranieri: 148 nazionalità sotto le Due Torri
Gli stranieri residenti in città al 30 giugno 2017 sono complessivamente 59.824, 833 in più in un anno (+1,4%) e sono pari al 15,4% della popolazione di Bologna.
Navile rimane il Quartiere più multietnico, con 14.902 cittadini stranieri.
In generale le donne sono più degli uomini, anche se tra le varie nazionalità si riscontrano molte differenze.
Una cosa invece è uguale per tutti: la compagine straniera è molto giovane, il 72,1% ha meno di 45 anni.
Gli stranieri che vivono a Bologna sono soprattutto europei (42,3%) e cittadini dell’Asia (36,2%), ma la componente straniera è molto eterogenea: all’ombra delle Due Torri sono presenti infatti ben 148 nazionalità.
Aumentano le famiglie, diminuiscono i matrimoni
A Bologna le famiglie al 30 giugno 2017 sono 206.397, 670 nuclei in più rispetto a un anno prima.
Gli esperti di statistica fanno poi riferimento non solo alla famiglia anagrafica ma anche al “ménage”, ovvero all’insieme delle persone che condividono la stessa abitazione e che appartengono a una sola famiglia o a più famiglie coabitanti.
I ménage sono 184.156, il 10,8% in meno rispetto al dato delle famiglie anagrafiche.
La presenza di numerose coabitazioni, che interessano oltre 22.200 famiglie, ha come conseguenza che, a fronte di una dimensione media familiare anagrafica pari a 1,86 componenti, l’effettivo numero medio di persone che vivono sotto lo stesso tetto risulta più elevato (2,09).
Le persone effettivamente sole, che non coabitano con altri nuclei familiari, sono poco più di 74.800 e rappresentano il 40,6% dei ménage residenti in città.
Quasi un ménage su tre è costituito da due persone (30,8%), mentre le coabitazioni di tre persone che vivono insieme sono il 15,3% del totale.
Sul fronte dei “sì”, nella prima metà del 2017 sono stati celebrati 330 matrimoni, 93 in meno rispetto al primo semestre 2016, confermando la tendenza ormai consolidata alla riduzione delle nozze.
Il calo riguarda sia i matrimoni civili (266, 73 in meno rispetto al primo semestre 2016), sia religiosi (64, 20 in meno).
I matrimoni civili continuano a essere nettamente prevalenti: 8 coppie su dieci si sposano in Comune.
Infine, nei primi sei mesi di quest’anno sono state celebrate 59 unioni civili, 18 di coppie femminili e 41 maschili.
Da settembre dello scorso anno, a seguito dell’entrata in vigore della legge 76/2016 che ha riformato il diritto di famiglia, a Bologna si sono celebrate 101 unioni civili.
La nota integrale dell’Ufficio di Statistica è disponibile qui.