“È una pericolosa violazione delle libertà fondamentali, dei diritti umani e della volontà del popolo del Myanmar che si è chiaramente espresso durante le ultime elezioni del novembre 2020 – afferma il Rettore Paolo Andrei – ed esprimo la mia vicinanza ai docenti e agli studenti del Myanmar con i quali sono in essere rapporti di cooperazione universitaria intesi a rafforzare il processo di democratizzazione del Paese, i cui presupposti mi auguro vengano presto ripristinati. Ricordo con piacere – prosegue Andrei – i numerosi scambi di riflessioni durante gli incontri avuti in Italia e in Myanmar con molti esponenti del mondo accademico e civile, e con Aung San Suu Kyi, contrassegnati da un comune sentire e dalla comune fiducia in un futuro più equo, libero e di pace”.
(nella foto, il Rettore Paolo Andrei e Aung San Suu Kyi in Myanmar nel 2019)
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