LONGIANO (FC) – Sabato 28 ottobre a Longiano, presso la sala dell’Arengo del Castello Malatestiano (piazza Malatestiana, 1), si terrà il secondo concerto della rassegna Musica delle passioni, promossa da 50&Più della Provincia di Forlì-Cesena, presieduta da Roberto Vignatelli, e che vede come direttori artistici Andrea Panzavolta, Filippo Pantieri e Stefania Navacchia. Questa ottava edizione ha come titolo Pace. Passione per la giustizia e l’appuntamento di sabato (con inizio alle ore 21.00) sarà dedicato ad Erasmo da Rotterdam. La guerra piace a chi non la conosce.
Grazie alla preziosa collaborazione con la Fondazione Tito Balestra, Musica delle passioni porta per la prima volta il suo format molto particolare fuori dalle mura forlivesi. Alla parte propriamente concertistica, infatti, vengono in ogni appuntamento affiancate le riflessioni di studiosi ed intellettuali sul tema scelto per ogni singolo evento, tema che a sua volta è una variazione, il termine musicale è quanto mai opportuno, dell’argomento generale selezionato per l’edizione della rassegna. Con due guerre devastanti in corso sullo scacchiere geopolitico mondiale, oggi più che mai occorre un pacato ragionare sulla giustizia, quale premessa per una solida pace.
Pensatore Europeo e uomo di pace, Erasmo da Rotterdam è stato particolarmente caro a molti autori del Novecento, secolo in cui da una parte ha prevalso l’atrocità dei conflitti, dall’altra il linguaggio è stato particolarmente indagato. Su questo verterà il commento di Andrea Panzavolta: con metodo filologico ed attenzione all’etimologia, Erasmo ha indagato la parola, affinché essa diventi strumento di pace. Quest’ultima non è l’assenza di conflitti, ma un modo per affrontare il rapporto, mai facile, con l’altro, col diverso: solamente contrapponendosi i contrari riconoscono la propria identità. Come alternativa alle armi o se non vuole divenire essa stessa arma, la parola deve farsi dialogo. Non sorprende allora che l’opera principale di Erasmo porti il titolo di Colloquia, termine che non solo significa “parlare insieme”, ma che, forse ancor più di “dialogo”, sottintende una cordialità già lontana dai territori della guerra. Fondamentale in tutto questo è la classicità, a cui tendono l’atteggiamento filologico, l’eleganza del linguaggio e la centralità dell’Uomo.
Vi sarà un intreccio molto stretto tra commento e musica a partire dall’importanza data alla filologia: tutti gli esecutori utilizzeranno strumenti d’epoca e prassi esecutive storicamente informate. Così Filippo Pantieri suonerà la copia di un pianoforte A. Walter risalente al 1795 e costruita da P. Mc Nulty. L’Ensemble Sezione Aurea si presenterà in formazione d’orchestra e sarà costituito da 12 elementi e Luca Giardini avrà il ruolo di concertatore.
Il programma sarà incentrato sul classicismo ed in particolare sui suoi albori, periodo in cui, ad esempio, gli strumenti a tastiera subivano grandi cambiamenti, che dialogavano con la produzione dei compositori, come si potrà ascoltare nella Fantasia KV 397 per pianoforte di Wolfgang Amadeus Mozart. L’opera risente della prassi improvvisativa, d’impronta ancora barocca, e non segue un preciso schema formale. Anche dal punto di vista armonico, l’uso del cromatismo non permette il riconoscimento di un preciso percorso tonale e toglie agli ascoltatori punti di riferimento e certezze.
Analogamente nella Sonata op. 14 n. 1, il compositore napoletano Mattia Vento sperimenta le potenzialità dinamiche del nascente pianoforte, che ebbero una funzione non secondaria sulla struttura fraseologica. Per questo i suoi lavori sono una sintesi preclassica tra elementi italiani, inglesi e tedeschi ed un esempio di dialogo tra linguaggi musicali differenti.
Anche nel Concerto in Si bemolle per pianoforte e orchestra di Antonio Salieri si potrà percepire la centralità del dialogo nelle sue sfumature, insite nel doppio etimo della parola “concerto”: da un lato essa trova la sua origine in concertare, che significa “gareggiare”, “combattere”, dall’altro in consĕrere, cioè “annodare”. Si potrà così avere un esempio del modo in cui un solista ed un’orchestra ora si contrappongano, ora suonino in sintonia. La partitura di Salieri ha già la struttura del concerto classico e porta ancora tracce di quello barocco.
Ingresso gratuito fino a esaurimento posti. Info e prenotazioni allo 0547665850/665420. Mail a info@fondazionetitobalestra.org. Biglietti disponibili su Eventbrite. Orari per le prenotazioni telefoniche: dal martedì alla domenica, 10.00 – 12.00 e 15.00 -19.00.
Responsabile stampa: Stefania Navacchia – stefanianavacchia@gmail.com.
Erasmo da Rotterdam. La guerra piace a chi non la conosce
commento
Andrea Panzavolta
interpreti
Ensemble Sezione Aurea
Luca Giardini, Francesca Camagni, Azusa Onishi, violini
Marta Fergnani, viola
Viola Mattioni, violoncello
Michele Alessandri, violone
Claudia Anichini, Marco Del Cittadino, oboe
Giovanni Cacciaguerra, Luca Del Priori, corni
Filippo Pantieri, pianoforte
Luca Giardini, concertatore
Programma
- A. Mozart, Fantasia KV 397 per pianoforte
- Vento, Sonata op. 14 n. 1 per pianoforte
- Salieri, Concerto in si bemolle per pianoforte e orchestra
Musica delle passioni
VIII edizione
Pace. Passione per la giustizia
Erasmo da Rotterdam. La guerra piace a chi non la conosce
Sabato 28 ottobre – ore 21
Longiano, Castello Malatestiano – sala dell’Arengo