Nuovo appuntamento della Stagione Concertistica 2017/2018: venerdì 26 gennaio alle 21 proiezione del film muto “La febbre dell’oro” di Charlie Chaplin con l’accompagnamento dal vivo dell’Orchestra Giovanile Luigi Cherubini
PIACENZA – Molto più di un concerto, molto più di un film: sarà all’insegna di un emozionante connubio tra musica e cinema il nuovo appuntamento della Stagione Concertistica 2017/2018 della Fondazione Teatri di Piacenza, venerdì 26 gennaio alle ore 21.
La proiezione del film “La febbre dell’oro” (The Gold Rush, 1925), in collaborazione con Cineteca di Bologna e Ente Mostra Internazionale del Cinema Libero, con l’accompagnamento dal vivo dell’Orchestra Giovanile Luigi Cherubini troverà una cornice di particolare suggestione al Teatro Municipale.
Timothy Brock, musicista esperto nella direzione, restauro e composizione di partiture per i lavori del cinema muto, dirige l’orchestra nell’esecuzione di una partitura che è il frutto di una lunga ricerca basata su materiali riorganizzati dallo stesso regista nel 1942 e fra i quali saranno riconoscibili alcune citazioni di celebri melodie.
Il genio di Chaplin si è infatti espresso anche nella musica. Senza saper comporre davvero e suonando a orecchio, ha sempre scelto e creato le proprie colonne sonore, anche quelle da eseguire dal vivo per i film muti. E se la sua prima composizione integrale è per Luci della città del 1931, già con La febbre dell’oro di sei anni prima, “scrive” quella traccia fondamentale per la visione del capolavoro, che ancora una volta rilegge la tragedia in modo da far sorridere il pubblico. Il compositore Timothy Brock, restauratore del corpus musicale del grande regista, ha ricostruito con maestria la partitura originale, basandosi su registrazioni inedite eseguite al piano dallo stesso Chaplin. L’esecuzione affidata all’orchestra sinfonica, diretta dallo stesso Brock, ne esalta poi ogni dettaglio.
“Da bambino, i film di Chaplin erano un elemento costante della mia vita – racconta Timothy Brock – I miei genitori li consumavano avidamente, così sono entrati a far parte della mia quotidianità. Chaplin era diventato per me una specie di fratello maggiore, le sue avventure erano lo sfondo della mia crescita. Ma forse, ancora più delle storie che scorrevano sullo schermo, mi impressionava la musica, con quella forma narrativa che aveva la capacità, più delle immagini, di trascinarmi dentro la storia, facendomi sentire partecipe dell’azione. Per me, allora, Chaplin era innanzitutto un compositore, e poi un regista”.
The Gold Rush, che ancora oggi emoziona e diverte per alcune scene memorabili, come quella della “Danza dei Panini”, entrata nella storia del cinema (alla prima a Berlino, il pubblico chiese il bis e l’operatore fu costretto a riavvolgere velocemente la pellicola per proiettarla nuovamente), segna il ritorno di Charlot, personaggio culto di Charlie Chaplin, che l’attore e regista aveva abbandonato nel film precedente, La donna di Parigi.
Il film racconta la storia di un piccolo cercatore d’oro solitario, che affronta i rischi e i pericoli del selvaggio Klondike per inseguire la ricchezza. Incontra prima il temibile Black Larsen per poi imbattersi nel robusto Giacomone che incontra accidentalmente cercando rifugio in una baracca di legno. I due dovranno riuscire a sopravvivere insieme alla fame e al freddo. Quando l’omino si recherà nel villaggio vicino troverà anche l’amore. Un film a tratti surreale, nel quale però riemergono, con ironia, i momenti dell’infanzia del regista, caratterizzati proprio dalla fame e dalla povertà: la stessa condizione dei due cercatori d’oro.
Il film verrà riproposto nel 1942, con le musiche scritte proprio da Charlie Chaplin.
Per informazioni e biglietti: Biglietteria del Teatro Municipale di Piacenza
tel. 0523.492251 biglietteria@teatripiacenza.it. – www.teatripiacenza.it