Resoconto conferenza stampa
FERRARA – Pochissimi musei delle dimensioni del Museo del Risorgimento e della Resistenza possono vantare una connessione wifi libera. Questa è stata la prima conquista ottenuta dall’arrivo di Museomix, che aprirà le porte ai creativi digitali dall’11 al 13 novembre.
«Un primo passo – esordisce Elena Bertelli di BAM! Strategie culturali – che consentirà al museo di raccontarsi in modo più accattivante e diretto, alla portata di tutti. Percepire come i visitatori “leggano” la storia che le collezioni propongono è molto importante ed è per questo che i terreni di gioco, che verranno proposti ai mixer, sono stati realizzati sulla base di un’analisi del “sentiment” del pubblico. Lo scambio di competenze e il lavoro di squadra innescheranno un processo di innovazione sociale». Il Comune di Ferrara ha scelto di ospitare i mixer presso l’Ostello Estense e di consegnare loro una bicicletta, per poter attraversare la città senza perderne la vista, lo spirito di chi la abita quotidianamente e i particolari che la rendono unica.
«Abbiamo accettato entusiasti di candidare questo museo – prosegue la responsabile Antonella Guarnieri – perché lo riteniamo un modo costruttivo di aprirci all’esterno, di restare dentro la storia contemporanea con un approccio cosciente. Questa scelta testimonia la volontà già presente in passato, ma oggi sempre più sentita, di lavorare a stretto contatto con il tessuto sociale, le associazioni, la società civile, le professioni e quanti vorranno, anche in seguito, collaborare con il museo». Oltre che dal Comune e dall’Università di Ferrara, che ha messo a disposizione le sale di Palazzo Turchi di Bagno, l’evento è scaturito dall’impegno di alcuni partner d’eccezione. La responsabilità tecnica del FabLab sarà in mano a Tryeco 2.0, una “creative maker farm” che si occupa di modellazione tridimensionale avanzata, e a MakeInCo Comacchio, che utilizza attrezzature innovative gestite attraverso software open source facilmente accessibili. L’Associazione Mayr+Verdi si occuperà di fornire i pasti per gli ospiti, mentre il Lions Club Estense supporta l’iniziativa e parteciperà alla tre giorni con il suo presidente, Giorgio Ferroni.
«Dietro a qualsiasi oggetto c’è un essere umano; persino la tecnologia è fatta a misura d’uomo. Il cambiamento, perciò, non deve essere vissuto in maniera negativa – conclude la Guarnieri – Il rapporto tra chi lavora con la tecnologia e chi lavora nel museo è fondamentale e crediamo possa essere una delle chiavi attraverso le quali il nostro patrimonio storico ed i valori in esso contenuti potranno essere consegnati alle nuove generazioni. Domenica pomeriggio, perciò, ci aspettiamo una lunga coda per l’apertura del museo remixato».