FERRARA – Il Museo di Storia Naturale si è candidato alla seconda edizione italiana di Museomix, il format che sta “remixando” le prospettive e le collezioni museali di tutto il mondo.
L’Amministrazione comunale ha deciso di accettare la sfida insieme al supporto di associazioni, cooperative e imprenditori impegnati sul territorio, perché la cultura diventi una pratica quotidiana.
In attesa del responso, la prima occasione per avvicinarsi ai “museomixer” e per conoscere la community locale sarà giovedì 18 maggio, alle 18.30, dentro il museo stesso.
L’aperomix, un aperitivo dedicato alla scoperta di pratiche pensate per rendere i musei luoghi sempre più aperti e partecipati, sarà introdotto dal vicesindaco Massimo Maisto e dal direttore Stefano Mazzotti.
Per quanto il progetto intenda mettere in risalto le capacità dei partecipanti, l’approccio rimane orizzontale e il più informale possibile.
«La scorsa edizione, a cui abbiamo preso parte con altre 16 città del mondo, è stata fondamentale non solo per l’affluenza inaspettata – motiva Maisto – ma anche perché ha dimostrato quanto l’incontro di stimoli differenti possa sviluppare le potenzialità inespresse di un museo. Il coinvolgimento di tanti partner del territorio, specialmente di tutti gli enti culturali attivi nell’area in cui sorge il Museo di Storia Naturale, facendoli entrare direttamente nel vivo dell’organizzazione di Museomix, può rappresentare il punto di partenza per la creazione di un nuovo network culturale urbano nel centro di Ferrara. Un nucleo in cui scienza, musica e arti visive, coadiuvati da studenti e addetti ai lavori, sperimenta nuove forme di attivazione culturale. Senza contare che strutturare le energie creative attrae un turismo più consapevole».
L’aperomix, patrocinato dall’IBC della Regione Emilia-Romagna, è stato realizzato grazie all’azienda agricola Zarda Settepolesini, che esprime la qualità e il carattere della provincia attraverso i suoi prodotti vinicoli. Sarà un momento in cui si presenterà la community – personale del museo, professionisti del settore, appassionati e volontari che stanno lavorando all’organizzazione dell’evento – e chiamerà a raccolta chiunque abbia voglia di sperimentare un nuovo modo di vivere gli spazi museali, dando un apporto già in fase di progettazione.
«È sempre importante confrontarsi con altri modi di vedere il percorso museale – aggiunge Mazzotti – perché possono portare a nuove proposte di fruizione dei contenuti. Questo offre al Museo di Storia Naturale la possibilità di ampliare la sua capacità comunicativa, sperimentando diversi linguaggi che gli permettano di rimanere costantemente aggiornato. Ci impegneremo per ottenere nuovi mezzi e nuovi linguaggi: l’obiettivo rimane quello di sviluppare la cultura scientifica in ogni direzione, raggiungendo fasce di pubblico non abituate a frequentare musei del genere. Inoltre speriamo di favorire la costruzione di prototipi che permettano di arricchire l’esposizione». Per info: www.museomix.it