MODENA – AUn sito internet rinnovato, incontri in streaming e visite virtuali digitali, campagne sui social media, Qr-code, newsletter e un rapporto stretto con Wikimedia e il mondo dell’enciclopedia digitale per comunicare in modo efficace nell’universo internet i tesori di storia e arte di Modena. È anche tutto questo il Museo civico di Modena al “giro di boa” dei 150 anni, dopo le esperienze dei lockdown, ma su un percorso di formazione e utilizzo delle nuove tecnologie iniziato prima, a prescindere. E le ultime tecnologie e media digitali saranno protagoniste di una sala immersiva dedicata alla storia di Modena in progetto col Laboratorio Aperto, al termine del cantiere che metterà a disposizione nuovi spazi nell’ex ospedale Estense di via Vittorio Veneto.
Il sito web rinnovato (www.museocivicomodena.it) si orienta verso i differenti target di pubblico con contenuti più ricchi e articolati sul percorso di visita e le raccolte, con “espansioni digitali” in evidenza per approfondirli, per fare conoscere la ricchezza dei depositi e la vitalità di tutto l’ambito legato alla ricerca e tutela del suo patrimonio esteso anche al di fuori delle sale. Col perdurare dell’emergenza sanitaria saranno sito e social il punto di riferimento per il programma di eventi del 150°.
Sarà di teatro in video digitale in streaming la prima iniziativa sabato 27 febbraio con Ert; la collaborazione porterà a mettere in scena altri sette eventi, per accompagnare in 150 anni di storie e personaggi emblematici del legame fra la città e il suo museo.
Il programma di iniziative prevede, inoltre, per la Notte Europea dei Musei del 15 maggio, l’inaugurazione della mostra “Primordi. La riscoperta della raccolta del paleolitico francese del Museo Civico di Modena”. Una raccolta dal forte valore evocativo che richiama le origini dell’uomo, quelle della Preistoria come disciplina scientifica, la nascita di musei, come quello di Modena, la cui fondazione ricevette un impulso fondamentale proprio dai dibattiti su antichità dell’uomo ed evoluzione.
Un evento estivo concluderà il progetto Glam avviato con Wikimedia Italia nel 2020: un “editathon”, cioè una maratona di scrittura nella quale i contributori creeranno o arricchiranno testi riguardanti il Museo civico, le sue opere o figure della sua storia. Nei mesi di lockdown, lo staff del Museo ha lavorato anche riflettendo sulla propria storia e sulle modalità di comunicazione, compiendo ricerche, redigendo testi, pubblicando immagini e testi con libera licenza di utilizzo su Wikipedia e gli altri media dell’universo Wiki grazie alla collaborazione di un “Wikipediano in residenza” che ha formato lo staff alla valorizzazione online del patrimonio.
In autunno, per la Giornata del Contemporaneo, è prevista la mostra “Connessioni”, che coniugherà la preziosità delle raccolte a creazioni artistiche contemporanee dell’orafo Gigi Mariani, con una linea ispirata al patrimonio del Museo.
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