Si tratta di un allestimento curato da “Etrange Miroir” e “Migreurop” che fonde immagini e documentazione interattiva in cinque lingue sul tema delle migrazioni, approfondendo gli aspetti e le realtà contemporanee insieme agli scenari futuri.
“Con questa iniziativa espositiva – afferma Gianni Belletti, responsabile di Emmaus Ferrara – desideriamo ampliare la riflessione e il dibattito sull’importanza di prevedere la libera circolazione delle persone, nel mondo, come strumento fondamentale per la prevenzione e la risoluzione dei conflitti.
Quelle donne e quegli uomini, provati dall’ultimo conflitto mondiale, che hanno redatto la ‘Dichiarazione Universale dei diritti dell’uomo’, hanno individuato nella libertà di circolazione uno dei cardini per gettare basi di pacifica convivenza (art 13, 14 e l5).
Purtroppo, oggi, dominati come siamo da questo ‘capitalismo globalizzato’, impedire il libero movimento delle persone è uno strumento fondamentale per aspirare sempre più ricchezza verso l’alto, e per permettere la libertà di movimento delle merci e del capitale.
La nostra esperienza quotidiana ci rattrista enormemente, nella convivenza con ragazzi a cui è negata la possibilità di aspirare ad una vita migliore, con ragazzi ‘messi al margine’ negli anni più belli della loro vita.
Gli spazi comunicativi a disposizione sono pochi per veicolare riflessioni di questo tipo, quindi crediamo che questa mostra possa essere un’occasione di conoscenza e approfondimento da non perdere”.
LA SCHEDA (a cura degli organizzatori – http://www.migreurop.org/ http://www.etrangemiroir.org/?portfolio=moving-beyond-borders )
La mostra “Moving Beyond Borders” è una mostra di Migreurop che ha fornito i testi, mappe e fotografie e ha affidato la messa in scena collettiva a “Etrange Miroir” che ha gestito la progettazione visiva, plastica, suono, video, elettronica, hardware e software per 5 moduli interattivi.
Si esplora il viaggio dei migranti, mentre i dispositivi di puntamento che sono responsabili per i loro incroci pericolosi nel Sahara, nel Mar Mediterraneo o ai confini orientali dell’Unione europea.
Esso offre un approccio multimediale della realtà attuale delle migrazioni:
– mappe, per cogliere come i controlli di frontiera consentono di muoversi, sulla base delle scelte e delle politiche europee;
– fotografie per illustrare le conseguenze della gestione della questione migratoria, come osservato in Europa e non solo;
– paesaggi sonori, composti da “Etrange Miroir”, il consorzio artistico che ha anche ideato l’allestimento della mostra, per accompagnare i diversi mezzi di comunicazione.
La mostra sarà composta da cinque moduli interattivi, i primi tre dedicati alle realtà contemporanee principali, gli ultimi due sugli scenari opposti immaginando i potenziali cambiamenti nelle politiche migratorie europee.
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