Municipale di Modena, controlli antidroga nel parco di via Luosi

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Fermati e segnalati due studenti che consumavano sostanze stupefacenti. L’area verde che circonda la residenza per anziani resterà all’attenzione degli agenti

polizia-municipale-MODENA – Fumare sostanze stupefacenti prima di entrare in classe sembra sempre più essere diventata per alcuni ragazzi una pessima abitudine, ma è bene tener presente che, oltre essere dannosi per la salute, tali comportamenti a rischio possono avere ricadute dal punto di vista penale e precludere alcune libertà personali.

La stessa Polizia municipale di Modena, per altro impegnata da anni, insieme ad altre istituzioni, in attività di tipo educativo presso le scuole, ha alzato la soglia di attenzione nei confronti di tali comportamenti, anche su sollecitazione delle segnalazioni giunte al Comando di via Galilei.

Sono state proprio le segnalazioni di residenti e lavoratori della zona relative alla presenza di spacciatori e giovani consumatori di sostanze stupefacenti alle prime ore del mattino nel parco che circonda la residenza per anziani Ramazzini di via Luosi a dare impulso a un’attività di monitoraggio della Municipale.

Diversi i controlli condotti, anche in abiti civili, dal personale del Nucleo problematiche del territorio che venerdì 5 maggio, poco dopo le 7, ha fermato e identificato cinque giovani. Dei cinque ragazzi, tutti studenti italiani frequentanti gli istituti superiori delle vicinanze, tre erano minorenni e due maggiorenni.

Questi ultimi, entrambi diciottenni, residenti l’uno in città e l’altro in provincia, sono stati trovati in possesso di sostanze stupefacenti che stavano utilizzando e di cui hanno inutilmente cercato di disfarsi al momento del controllo. La droga, marijuana e hashish, è stata sequestrata dagli agenti della Municipale e i due giovani sono stati segnalati alla Prefettura che si pronuncerà in merito.

Le sanzioni amministrative che possono essere irrogate dal Prefetto vanno dalla sospensione della patente di guida o il divieto di conseguirla per un periodo fino a tre anni, che in caso di recidiva può anche tradursi nella revoca della patente, alla sospensione della licenza di porto d’armi o al divieto di conseguirla. Ma può essere anche sospeso il passaporto o un altro documento equipollente, o addirittura si può arrivare al divieto di conseguirlo, con la conseguenza di vedere fortemente limitata la possibilità di spostarsi e andare all’estero. E se l’illecito è commesso da un cittadino extracomunitario, la sanzione può prevedere la sospensione del permesso di soggiorno per motivi di turismo o il divieto di conseguirlo.

I controlli nell’area che si trova nelle vicinanze di diverse scuole superiori pubbliche e private continueranno anche in futuro.