Modena nel Sai, Sistema di accoglienza e integrazione, anche con un progetto rivolto a 60 minori stranieri: percorsi specifici per dare risposte adeguate ai bisogni
MODENA – Dal 2001 il Comune di Modena fa parte della rete di enti locali Sprar – Siproimi, ora denominata Sai, Sistema di accoglienza e integrazione, ed è tutt’ora titolare di un progetto rivolto a 65 beneficiari adulti. Il progetto Sai prevede la realizzazione di interventi di accoglienza integrata, tutela e inclusione, grazie alle risorse iscritte nel Fondo nazionale per le Politiche e i Servizi dell’Asilo, e ora non più solo a beneficio di adulti, ma anche per i minori stranieri non accompagnati. L’attività deve includere, oltre all’accoglienza materiale, il servizio di mediazione linguistico culturale, l’orientamento e l’accesso ai servizi del territorio, l’insegnamento della lingua italiana e l’inserimento scolastico, l’orientamento e l’accompagnamento all’inserimento lavorativo, l’orientamento e l’accompagnamento legale, la tutela psico socio sanitaria, sostegno agli affidamenti famigliari, i servizi per sostenere e accompagnare il minore verso l’autonomia e attività che favoriscono il raccordo con i tutori volontari dei minori accolti.
Nell’ambito del finanziamento da 1,5 milioni ottenuto dal Comune, 60 posti di accoglienza rientreranno nel progetto Sai e, in particolare, saranno finanziati 50 posti in regime di alta autonomia e 10 posti in regime di gruppo appartamento.
L’accoglienza residenziale disciplinata nell’accordo quadro predisposto dal Comune di Modena si inserisce appunto nel progetto rivolto all’accoglienza di Msna e intende garantire l’accoglienza di minori stranieri in un sistema articolato di comunità e strutture specifiche autorizzate al funzionamento, oltre che attraverso una rete di servizi di supporto all’accompagnamento e all’inclusione di minori. L’obiettivo è garantire per ciascun minore ottimali condizioni di accoglienza materiale in relazione alle specificità della situazione.
L’Amministrazione, inoltre, dovrà attivare percorsi specifici in grado di dare una risposta adeguata alle condizioni dei minori: a fronte di vulnerabilità sanitarie, per esempio, sarà attivata la collaborazione con l’azienda sanitaria con interventi modulati in base ai bisogni e, al contempo, nella differente ipotesi di minori con comportamenti irregolari e devianti, saranno valutati specifici interventi ed individuate altre tipologie si strutture idonee all’accoglienza.