Mostre a Ferrara: ultimissimi giorni Piero Guccione (fino all’ 8 gennaio) al Padiglione d’Arte Contemporanea

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Porte aperte anche all’Epifania: venerdì 6 gennaio osservato il consueto orario feriale

FERRARA – Anche Palazzo Bonacossi sarà aperto il 6 gennaio per la mostra Vittorio Cini. L’ultimo doge. Proseguono le tre esposizioni al Castello Estense: Carlo Guarienti. La realtà del sogno, fino al 22 gennaio, La memoria infedele prorogata fino al 20 febbraio e l’affascinante opera di Malgorzata Mirga-Tas, ispirata ai celebri affreschi di Palazzo Schifanoia e allestita nella Sala degli Stemmi del Castello

Ultimi giorni per Piero Guccione. Mistero in piena luce, in mostra fino a domenica 8 gennaio al Padiglione d’Arte Contemporanea. Ferrara celebra il grande maestro del Novecento, che per Vittorio Sgarbi, “dopo la morte di Fontana, Gnoli e Burri ha rappresentato la sintesi suprema di pittura figurativa e astratta” in Italia. Ciò avviene a poco più di cinquant’anni dall’ultima esposizione ferrarese dedicata all’artista siciliano, organizzata nel 1971 da Franco Farina al Centro Attività Visive di Palazzo dei Diamanti.

L’esposizione al Padiglione d’Arte Contemporanea, organizzata dalla Fondazione Ferrara Arte e dal Servizio Musei d’Arte del Comune di Ferrara in collaborazione con Il Cigno Arte e l’Archivio Piero Guccione, ripercorre cronologicamente l’intera produzione dell’artista presentando al pubblico oltre settanta opere tra dipinti e pastelli. “La mostra – spiega il curatore della mostra, Vasilij Gusella – vuole essere un percorso, quasi fosse un viaggio: dagli anni a Roma (1957-1972) al ritorno sull’isola (1970-2014), con un’esplosione di colori, di emozioni”. Il percorso espositivo mette a fuoco i temi prediletti dal pittore: dal rapporto fra il paesaggio urbano e la natura, alle poetiche e delicate variazioni sul tema del mare e del cielo, passando per gli omaggi ai grandi maestri del passato.

La sua grandezza, per Vittorio Sgarbi, presidente della Fondazione Ferrara Arte, è stata quella di essere in controtendenza rispetto alle avanguardie imperanti all’epoca. “Piero Guccione è un grande poeta, osservare le sue opere è come confrontarsi con l’Infinito di Leopardi: tutto quello che è dietro la siepe, dietro la realtà, lui lo mette davanti”. Apertura dalle 10 alle 18.

Palazzo Bonacossi sarà aperto anche il 6 gennaio per la mostra Vittorio Cini. L’ultimo doge, visitabile fino al 26 febbraio (ingresso gratuito). Attraverso le opere di ventotto artisti viene evocata la vicenda umana e professionale di questo illustre ferrarese, protagonista della storia e della vita economica, politica, sociale e culturale italiana del Novecento. La mostra dà conto altresì, attraverso fotografie storiche e documenti, dell’attività collezionistica di Vittorio Cini e di alcune significative iniziative che lo videro protagonista (orari: venerdì 15-18.30 sabato e domenica 10.30–18.30).

Proseguono anche le esposizioni al Castello Estense. La mostra La realtà del sogno, fino al 22 gennaio, presenta al pubblico oltre cento opere, tra dipinti e sculture, attraverso le quali viene indagato l’ampio e articolato percorso di Carlo Guarienti (99 anni), segnato da un costante, quanto coerente, processo di metamorfosi. Tentato da innumerevoli stimoli, l’artista punta nella sua opera in direzione di un realismo basato sul pensiero, su concetti astratti che si traducono in immagini, più o meno enigmatiche, sospese tra sogno e realtà. Sempre al Castello sono visitabili la mostra dossier La memoria infedele. La seduzione delle immagini da de Chirico a Schifano prorogata fino al 20 febbraio e l’affascinante opera dell’artista rom polacca Małgorzata Mirga-Tas (Da Schifanoia: re-incantare il mondo), ispirata ai celebri affreschi di Palazzo Schifanoia e allestita nella sala degli Stemmi, fino al 10 aprile. L’allestimento comprende otto dei dodici teleri creati dall’artista per la Biennale di Venezia del 2022 (dalle 10 alle 18, chiuso il martedì).