Nata a La Spezia nel 1942, per poi trasferirsi a Genova, Wilma Liana Alonge si impose ben presto nello scenario nazionale e internazionale per la sua arte, fondata sullo studio dei grandi artisti del panorama europeo, per giungere, poi, ad uno stile proprio e maturo capace di affrontare diverse tematiche: quella del ritratto, del paesaggio, dei fiori, delle emozioni che attraversano l’umana esistenza, la dimensione del sacro e persino la sperimentazione di un’arte di tipo non figurativo, astratta. Artista poliedrica si cimenta non solo nella pittura, eseguita attraverso le più svariate tecniche, ma è anche cartellonista, pubblicitaria, ceramista, conquistandosi più di cento onorificenze fra premi, attestati e menzioni, ed esponendo le sue opere in Italia e all’estero.
Le opere di Wilma Alonge stupiscono ancora oggi per la sapiente rielaborazione dei grandi maestri del passato, per la creatività artistica, per le vibranti cromie e la sapiente pennellata, introducendo il fruitore nel profondo abisso delle emozioni, della spiritualità e della bellezza autentica.
La mostra organizzata nella Galleria Manoni 2.0 in Corso Garibaldi 55/A a Forlì, con il Patrocinio del Comune di Forlì e con allestimento a cura di Massimiliano Zuppone, cerca di restituire al pubblico la complessità di tale produzione artistica attraverso opere della collezione privata della famiglia e resterà aperta, con ingresso libero negli orari del negozio, dal 10 fino al 24 febbraio.
Il giorno dell’inaugurazione l’artista verrà presentata attraverso una visita guidata gratuita alle opere condotta dalla Storica dell’arte Alessandra Righini.