Inaugurazione sabato 16 dicembre 2017 a Palazzo Romagnoli, a Forlì
FORLÌ – Prosegue la serie delle mostre temporanee a Palazzo Romagnoli, via Albicini n. 12, a Forlì, con l’obiettivo di far conoscere al pubblico opere novecentesche della Pinacoteca Civica attualmente conservate nei depositi o collocate in altri edifici pubblici cittadini.
Sabato 16 dicembre alle ore 17.00 avrà luogo l’inaugurazione della mostra “Auto/Ritratti dal Novecento Forlivese”, promossa dal Comune di Forlì e curata da Orlando Piraccini e Flora Fiorini. Presenteranno l’esposizione insieme ai curatori, Elisa Giovannetti, Assessora alla Cultura del Comune di Forlì e Cristina Ambrosini, Dirigente del Servizio Cultura e Musei.
Alle ultime ‘monografiche’ dedicate a Giovanni Marchini e a Carmen Silvestroni, fa ora seguito una curiosa rassegna tematica comprendente opere di noti artisti forlivesi, tra i quali esponenti del rinomato “Cenacolo” d’inizio ‘900, che hanno rappresentato se stessi o che sono stati ritratti da altri pittori e scultori.
Quattordici sono le opere oltre ad esemplari già presenti nelle prime due sale del percorso espositivo denominato “Grande Romagna”, come nel caso degli Autoritratti di Pietro Angelini e di Giovanni Marchini, a sua volta raffigurato in bronzo nel 1920 da Bernardino Boifava.
Si va da un curioso busto in terracotta policroma del celebre scultore palermitano Ettore Ximenes con il ritratto del talentuoso pittore d’origine forlivese Francesco Vinea, al non meno attraente autoritratto nello studio del forlimpopolese Sante Malmesi, risalente anch’esso all’ultimo scorcio del XIX secolo.
Dei cenacolisti forlivesi figura in mostra, oltre ai ritratti a se stessi eseguiti da Angelini nel 1919 e da Carlo Stanghellini nel 1923, un busto col volto della pittrice Gianna Nardi Spada in gesso, plasmato e patinato da Boifava nel 1938, insieme con un altro ritratto dell’artista eseguito ad olio da Maceo Casadei.
Di Maceo, appartenente anch’egli al “Cenacolo” agli esordi della propria carriera artistica, si possono inoltre ammirare un ritratto di Carlo Stanghellini del 1924 ed un autoritratto del 1964.
Il volto del migliore allievo di Maceo, Gino Mandolesi (1915-1955) è invece raffigurato in un delicato disegno acquarellato dall’artista in età giovanile.
A se stessi intitolati sono poi i ritratti di altri ottimi pittori d’origine forlivese: Edgardo Zauli Sajani, Amilcare Casati e Alfredo Zoli.
La mostra, è inserita nel percorso di visita di Palazzo Romagnoli e sarà visitabile dal 16 dicembre 2017 fino al 17 giugno 2018, negli orari del museo.
Orari di apertura, fino al 7 gennaio 2018:
dal martedì al venerdì dalle ore 9.30 alle ore 13.00; il martedì pomeriggio dalle ore 15.00 alle ore 17.30; il sabato, la domenica e i festivi dalle ore 10.00 alle ore 18.00. Chiuso il lunedì, 25 dicembre, e lunedì 1 gennaio 2018. Le domeniche 24 e 31 dicembre dalle ore 9.30 alle ore 13.30
L’ingresso alla mostra è compreso nella tariffa d’ingresso dei Musei Civici (Palazzo Romagnoli più Musei San Domenico): euro 5,00, intero; euro 3,00, ridotto.
Per informazioni: Servizio Cultura e Musei, tel. 0543 712627; musei@comune.forli.fc.it; www.cultura.comune.forli.fc.it; Facebook – Twitter – Instagram @MuseiForli