Morte Mario Veronesi, il cordoglio della Regione

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Il presidente Bonaccini: “Un imprenditore geniale e generoso, simbolo dell’Emilia-Romagna lavoratrice e creativa”. E’ considerato il fondatore del distretto biomedicale di Mirandola ed è l’inventore della dialisi europea. L’assessore Costi: “La nostra terra perde una figura storica di emiliano concreto”

luttoBOLOGNA – “Con la morte di Veronesi l’Emilia-Romagna perde un uomo di valore, un imprenditore geniale e generoso, un simbolo della nostra terra lavoratrice e creativa. La sua vita professionale è quella di un ‘visionario’ che non ha nulla da invidiare a quella dei grandi innovatori d’oltreoceano.

Veronesi è partito dal garage della sua casa per costruire un impero industriale riconosciuto nel mondo, che ha contribuito a dare speranza e ad alleviare la vita di tanti ammalati. Senza il suo contributo la realtà del biomedicale nel distretto di Mirandola non sarebbe di sicuro la stessa. Sono vicino alla moglie Bianca, alle figlie, ai nipoti, ai quali va il mio cordoglio e quello dell’intera Giunta regionale”.

Così, il presidente della Regione Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini, ha ricordato oggi Mario Veronesi, scomparso ieri sera nella sua abitazione di Mirandola, nel modenese.

“Oggi il mondo economico perde il padre fondatore di una realtà, quella del biomedicale, che si è fatta valere nel mondo- ha aggiunto l’assessore regionale alle Attività produttive, Palma Costi-. La nostra terra perde una figura storica di emiliano, geniale e concreto, che ha saputo creare una realtà industriale in grado di sfidare il mondo mantenendo la semplicità di chi guarda al domani.

Proprio lo scorso anno abbiamo voluto insieme a lui, come Regione Emilia-Romagna, fare il punto sulla salute del distretto biomedicale dopo il sisma, riconoscendo il ruolo che questa realtà economica ha avuto nel percorso di ricostruzione. Una realtà che è entrata in simbiosi con il nostro territorio grazie a figure come Mario Veronesi. A lui va un ringraziamento che è delle istituzioni ma anche degli imprenditori, dei lavoratori e di tutti coloro che abbiano saputo apprezzare le sue doti”.