Montagna. Il grande polmone verde dell’Emilia-Romagna: esperti a confronto sul futuro dei boschi

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Lori: “Riconoscere e promuovere il nostro patrimonio forestale”. Oggi il primo appuntamento del ciclo di seminari che riunisce tecnici e studiosi per discutere di un corretto uso degli strumenti di pianificazione per la valorizzazione dei 620mila ettari di foreste della regione

logo regione emilia romagnaBOLOGNA – La montagna e i suoi boschi come risorsa in grado di generare anche benessere sociale e sviluppo economico.

Il grande polmone verde dell’Emilia-Romagna – con un’estensione pari a 620mila ettari  – è stato al centro dell’iniziativa “Orientare la gestione delle foreste d’Appennino verso nuove responsabilità”. Un ciclo di incontri organizzato dall’assessorato alla Montagna, parchi e forestazione, che ha come focus le politiche che la Regione può e deve mettere in campo, per preservare e valorizzare in chiave green questa importante risorsa per i territori montani dell’Emilia-Romagna.

“Questi incontri sono una bella occasione per riflettere e aprire un confronto sulle nuove opportunità per far sì che il bosco possa rispondere al meglio alle tante esigenze del territorio: funzione depurativa dell’acqua, contrasto al dissesto, assorbimento CO2, conservazione biodiversità e del paesaggio, produzione legname ed anche luogo di svago e turismo sono solo tra le principali– afferma Barbara Lori, assessora alla Montagna, parchi e forestazione -. Sulla montagna sono diverse le iniziative che abbiamo attivato fino ad oggi: dai 10 milioni di euro per il sostegno all’acquisto di una nuova casa per i giovani che intendono vivere in Appennino, agli investimenti sulla connettività e sulla telefonia mobile. Siamo dunque impegnati nel sostenere il rilancio di una montagna che deve tornare ad essere protagonista”.

Oggi il primo appuntamento in collaborazione con i parchi nazionali dell’Appennino tosco-emiliano e delle Foreste Casentinesi, Monte Falterona e Campigna.

Esperti del settore a confronto dunque oggi –  oltre 200 collegati in videoconferenza  tra esperti, amministratori locali, operatori economici, professionisti e cittadini – ed azioni da affiancare a quelle già in essere come i 3 milioni per il ripristino delle foreste danneggiate da incendi e calamità naturali stanziati dalla Regione nel 2020 a beneficio di Comuni, Unioni di Comuni e Enti parco. Affinché questi territori possano contribuire al meglio anche ad un’economia locale di filiere forestali integrate.

Al primo incontro, realizzato in collaborazione con i parchi nazionali dell’Appennino tosco-emiliano e delle Foreste Casentinesi, Monte Falterona e Campigna, hanno partecipato tra gli altri Alessandra Stefani (Direzione generale Foreste del ministero dell’Agricoltura), Giorgio Vecchiano (Università di Milano), Davide Pettenella (Università di Padova), Federico Magnani (Università di Bologna) e i Presidenti dei parchi nazionali e regionali.