Forli

Monica Guerritore il 17 novembre presenta a Forlì il libro “Quel che so di lei”

Domenica alle ore 17 al Ridotto del Teatro Diego Fabbri la presentazione realizzata in collaborazione con Libreria UBIK Forlì

FORLÌ – La grande Monica Guerritore sarà ospite, domenica 17 novembre alle ore 17, al Ridotto del Teatro Diego Fabbri di Forlì, nell’ambito della rassegna “Incontri”, per presentare il suo libro Quel che so di lei. Donne prigioniere di amori straordinari (Ed. Longanesi).

L’Incontro, eccezionalmente programmato alle ore 17 in quanto l’attrice negli stessi giorni è impegnata con lo spettacolo L’anima buona di Sezuan in scena al Teatro Masini di Faenza, è organizzato in collaborazione con la Libreria UBIK di Forlì e sarà condotto da Marco Viroli.

Giulia Trigona, zia di Giuseppe Tomasi di Lampedusa, viene trovata morta il 2 marzo 1911 in un albergaccio vicino alla stazione Termini. È stata uccisa dal suo amante, al quale aveva concesso un ultimo appuntamento. Un femminicidio feroce, uno schema che ancora oggi si ripete: le donne abbassano le difese, non guardano con i mille occhi dei lupi, credono nell’amore come lo vedono gli occhi dei bambini e tentano la via nuova con lo stesso sguardo e lo stesso cuore di ieri. Ma vengono annientate da uomini che ne spezzano il volo. Cosa cercava Giulia in quella squallida stanzetta? Monica Guerritore le si è messa accanto e, nel tempo dilatato di quel pomeriggio di marzo che conduce Giulia alla stanza dove troverà la morte, rivive i momenti fatali che l’hanno portata fin lì. A guidarla in questo viaggio saranno apparizioni, figure della mente come Emma Bovary, la Lupa, Oriana Fallaci, Carmen, la Signorina Giulia. In ognuna di loro vive un racconto immutabile, specchio o eco di un percorso femminile di solitudine, desiderio e perdizione, tanto reale che quando lo riconosciamo il nostro cuore ha un sussulto. Sono otto grandi personaggi femminili che l’autrice ha interpretato nella sua carriera. Le loro storie tessono un filo rosso di sangue e passione. Prenderne consapevolezza può permetterci di lasciare andare le nostre compagne di ieri per specchiarci, nuove, in un racconto del femminile ancora tutto da scrivere. Magari abbandonando il pianto per ballare al ritmo di una ritrovata, leggera dolcezza.

L’ingresso all’Incontro è gratuito fino a esaurimento posti.
Info: 0543 26355 – accademiaperduta.it

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Pubblicato da
Roberto Di Biase

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