La retrospettiva dedicata all’autore raccoglie cinque tra i più recenti film documentari del giovane regista veneto docente di Sociologia della Comunicazione a Bologna
MODENA – Il Modena viaemili@docfest 2017, festival del cinema documentario, dedica un omaggio ad Andrea Segre, giovane regista veneto attento ai problemi dell’immigrazione e del territorio, e dottore di ricerca e docente di Sociologia della Comunicazione all’Università di Bologna.
Di recente successo il suo ultimo lungometraggio “L’ordine delle cose”, presentato alla Mostra di Venezia.
Il festival modenese del documentario omaggia Segre con cinque titoli: “Ibi” (martedì 7 novembre, ore 20.30 alla Sala Truffaut), presentato al Festival di Locarno 2017, racconta di una donna che nel tentativo di migliorare le condizioni economiche della propria famiglia è costretta a migrare in Italia, dove sarà costretta a rimanere senza più vedere i propri figli per oltre quindici anni.
“I sogni del lago salato” (proiettato dopo “Ibi”, martedì 7 novembre, Sala Truffaut) raccoglie le testimonianze e i sogni di vecchi contadini e pastori e di giovani donne provenienti dalla steppa euroasiatica, le cui vite sono state rivoluzionate dall’avvento delle multinazionali.
“Mare chiuso” (giovedì 9 novembre, ore 16.30 al Cinema Astra) racconta la storia dei migranti africani passati tra la Libia e la Sicilia a seguito degli accordi tra Gheddafi e Berlusconi tra il 2009 e il 2010. A seguire, “Come un uomo sulla terra” anticipa di qualche anno “Mare Chiuso” e documenta la violenza delle forze dell’ordine libiche nei confronti dei migranti africani.
Il film che chiude la rassegna dedicata a Segre è “Sangue verde” (venerdì 10 novembre, ore 16.30 Cinema Astra) documentario delicato che mette in luce le sofferenze, il degrado e l’ingiustizia di cui sono vittime gli immigrati di Rosarno.
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