Le modifiche tariffarie dovranno essere approvate dal Consiglio comunale per entrare in vigore dal 1 agosto e saranno proposte a tutti gli ambiti territoriali: a Modena, Carpi e Sassuolo, ma anche a Reggio Emilia e a Piacenza.
“Il Piano prevede un riordino del sistema tariffario – ha spiegato l’assessore Giacobazzi – anche attraverso la soppressione di alcuni titoli di viaggio considerati non più efficaci e a basso utilizzo: oggi le tipologie presenti sono nove con 16 prezzi diversi. Serve una semplificazione, per migliorare la gestione, ma soprattutto un’armonizzazione dell’impianto tariffario urbano, a Modena fermo dal 2009, in modo omogeneo su tutto il territorio di riferimento dell’azienda, come è già avvenuto per l’extraurbano dallo scorso dicembre”.
Il Piano prevede così maggiore integrazione, equità e unitarietà dell’offerta, facendo corrispondere costi analoghi a prestazioni analoghe. La validità temporale dei biglietti, per esempio, sarà ovunque di 75 minuti, considerando l’intervallo tra la prima e ultima convalida, consentendo quindi di concludere la corsa anche oltre il termine.
“Uno degli obiettivi – ha sottolineato Giacobazzi – è favorire l’uso dei titoli di viaggio più efficaci nel fidelizzare gli utenti a scapito di quelli occasionali, in modo da promuovere più efficacemente l’utilizzo del trasporto pubblico e favorire pendolari e abbonati: se Modena, per esempio, vede aumentare di 30 centesimi il biglietto singolo di corsa semplice, l’aumento non si sente con il multicorse a 12 euro per dieci viaggi, ma soprattutto otteniamo un calo del costo degli abbonamenti: 20 euro in meno per quello annuale, 3 euro in meno per il mensile per quest’anno, mentre dall’agosto 2017 il costo sarà di 32 euro, comunque 1 in meno di oggi”.
Non si tratta quindi di aumenti generalizzati, ma “di una redistribuzione socialmente significativa, del carico tariffario – ha aggiunto il presidente Bulgarelli – che peserà di più su chi utilizza saltuariamente l’autobus rispetto a chi, spesso per necessità, lo usa più frequentemente. Sulla base delle stime sul numero di passeggeri che acquistano occasionalmente il biglietto singolo, ovvero che non trovano conveniente il multicorse perché usano il bus urbano meno di dieci volte all’anno, il carico dell’aumento annuale sarà di 3 euro, quindi molto contenuto. Proprio questo consente la sensibile riduzione del costo per gli abbonati, che invece spendono ora mediamente in un anno molto di più”.
L’assessore Giacobazzi ha ricordato che con questa modifica “anche i territori di Modena, Reggio e Piacenza si adeguano alla delibera di indirizzi della Regione che fissa in 1,5 euro il costo in vettura della corsa singola in ambito urbano con l’obiettivo di coprire con le tariffe almeno il 35 per cento del costo del servizio di trasporto. In tutta Europa, del resto, il costo della corsa singola è molto più alto che in Italia proprio per favorire l’uso di carnet e abbonamenti”.
Il Piano, inoltre, prevede l’estensione dell’utilizzo dei titoli di viaggio elettronici e della possibilità di acquistarli on line. I maggiori introiti ipotizzati saranno utilizzati per finanziare gli investimenti sul trasporto pubblico e sulla sua promozione.
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