È uno degli artisti italiani più significativi della sua generazione e uno dei più noti in campo internazionale.
Proveniente da studi scientifici, intraprende il percorso artistico negli anni ‘80 attraverso la frequentazione di figure di spicco della cultura milanese tra cui Corrado Levi, ottenendo importanti riconoscimenti della critica.
Il suo lavoro prende le mosse da materiali, oggetti e immagini preesistenti – dai grandi artisti del passato alla cultura popolare – compiendo alterazioni di forma e traduzioni che ne modificano il significato in un processo creativo orizzontale e antilineare. Arienti affronta temi chiave dell’arte contemporanea come la natura e il ruolo dell’immagine e il concetto di originalità. In anni più recenti si è cimentato nella realizzazione e installazione di grandi opere in spazi di tipo monumentale, ma sempre esito di un processo conoscitivo dal basso del contesto storico culturale.
Tra le numerose istituzioni che gli hanno dedicato una personale, la Fondazione Bevilacqua La Masa di Venezia, Isabella Stewart Museum di Boston, MAXXI di Roma, Museion di Bolzano, MAMbo di Bologna, Fondazioni Spinola Banna e Sandretto Re Rebaudengo di Torino. Ha partecipato alla Biennale di Venezia e alla Quadriennale di Roma, alla Biennale di Istanbul, e a collettive al Museo Reina Sofia di Madrid, Castello di Rivoli, ICA di Londra, Musée d’Art Moderne di Saint-Etienne, Villa Manin, Tel Aviv Museum of Art, Palazzo Grassi, MART, Musée d’Art Moderne di Parigi, MoCA di Chicago, e Power Station of Art di Shanghai.
La mostra, organizzata e prodotta dalla Galleria Civica con la Fondazione Cassa di risparmio di Modena, è visitabile gratuitamente da mercoledì a venerdì dalle 10.30 alle 13 e dalle 16 alle 19.30; sabato, domenica e festivi a orario continuato dalle 10.30 alle 19.30. Lunedì e martedì chiuso. (www.galleriacivicadimodena.it).
OPERA ISPIRATA A EL GRECO DELL’ESTENSE
Nell’ambito della mostra “Antipolvere” alla Galleria Civica di Modena in corso Canalgrande 103, Stefano Arienti ha realizzato un’opera inedita dedicata espressamente a Modena grazie alla collaborazione con la Galleria Estense.
Arienti ha voluto confrontarsi con l’altarolo di El Greco (1567), uno dei capolavori conservati nel museo modenese, rendendo così omaggio alla modernità del maestro tardo rinascimentale. “Un’opera meravigliosa”, secondo Martina Bagnoli, direttrice della Galleria Estense di Modena, “che El Greco dipinse poco dopo il suo arrivo a Venezia, folgorato dallo splendore, dalla vitalità e dalla brillantezza della pittura veneta, così diversa dalla cifra pittorica cui era abituato. Questo trittico è proprio l’emblema di questa rivelazione, di questo cambiamento del percorso pittorico dell’artista”.
L’opera di Arienti “Paesaggio (veduta del Monte Sinai)”, che vediamo in mostra, è una riproduzione in scala maggiore su carta da pacchi di un paesaggio presente nel retro dell’altarolo, dunque situato una posizione non immediatamente visibile.
L’artista conosceva il trittico dai libri, e lo ha potuto vedere per la prima volta dal vero in occasione della preparazione della sua personale alla Civica di Modena.
“Ho scoperto un’opera molto più piccola di quello che immaginavo” racconta Arienti “ma si tratta allo stesso tempo di un’opera monumentale e straordinaria. Mi ha sempre impressionato soprattutto il retro, questa visione di un paesaggio inventato con tre picchi, probabilmente ispirato a qualche luogo reale della Grecia. Mi ricorda anche un po’ le pitture antiche cinesi e quindi è un soggetto molto particolare, dipinto con una tecnica molto strana, miniaturistica e allo stesso tempo espressionista”.
La genesi dell’opera di Arienti sarà raccontata mercoledì 10 maggio alle 18 alla Galleria Estense di Modena dall’artista insieme alla direttrice del Museo modenese Martina Bagnoli. (www.galleriacivicadimodena.it).
LABORATORI DIDATTICI ALLA “CIVETTA”
Tutti per bambini e ragazzi da 4 a 11 anni, con scuole d’infanzia e primarie, o con le famiglie. A partire dal 26 marzo, in occasione della mostra “Stefano Arienti. Antipolvere” prende avvio alla “Civetta”, area educativa della Galleria Civica di Modena, una nuova serie di laboratori gratuiti e su prenotazione, per le scuole dell’infanzia e primaria, realizzata grazie alla collaborazione con Dida, Laboratorio didattico dei Musei Civici e Memo, Multicentro educativo Sergio Neri.
I laboratori, gratuiti per le scuole d’infanzia e primaria, si prenotano telefonando allo 059 2032919 (mer-ven 10.30-13;16-19.30 sab, dom e festivi 10.30-19.30).
Le date per i laboratori, a cura di Luana Ponzoni e condotti da Martina Boschian, Letizia Cappella, Flavia Ditta, Azzurra Palmioli, Serena Roncaglia, sono le mattine dal 27 al 31 marzo e dal 3 al 7 aprile.
Le attività si svolgeranno nell’area didattica Civetta della Galleria Civica di Modena, a Palazzo Santa Margherita, corso Canalgrande 103 (informazioni: Serena Goldoni 059 2033140; serena.goldoni@comune.modena.it).
Diverse le tipologie proposte, a partire da “A caccia di emozioni” (Infanzia 4-5 anni e Primaria – visita guidata e gioco). Dopo una narrazione interattiva i bambini dovranno pescare da un cesto una riproduzione di un’opera, di un particolare o un oggetto e scoprire, con l’animatore, a quale opera esposta appartiene o si riferisce.
Con “Gargantua e Pantagruel” (Infanzia 5 anni e Primaria – laboratorio creativo), dopo una narrazione improntata al ciclo di Rabelais, i bimbi in laboratorio potranno intervenire con la loro creatività sulle copie dei disegni che raccontano la storia del gigante Gargantua. Infine, in “Imparare la storia dell’arte facendola” (Primaria – laboratorio di sperimentazione), dopo una visita guidata i bambini, con materiali di ogni genere, potranno sperimentare le diverse tecniche presenti nei lavori esposti in mostra, reinterpretare liberamente le opere stesse e dare loro nuovo valore.
La sala grande di Palazzo Santa Margherita ospiterà inoltre laboratori indirizzati ai bambini e alle loro famiglie programmati per le domeniche 26 marzo e 2 aprile dalle 15.30, cui si potrà accedere su prenotazione (059 2032919 in orario di mostra) al costo di 5 euro per ciascun bambino. Domenica 7 maggio è previsto invece un laboratorio gratuito su prenotazione, telefonando allo stesso numero di telefono.
Domenica 26 marzo è in programma “Ogni opera nasce, vive e si trasforma…” in cui, dopo una simpatica visita interattiva, i ragazzi, partendo da una o più immagini che “non trovano pace” nell’opera dove sono collocate: si divertiranno a cercare nuovi supporti – carte, cartoncini, stoffe – e a inventare “nuovi gesti” per trasformare ed elaborare “le immagini inquiete” in una nuova e originale opera unica, dove, finalmente, per un po’, le immagini potranno riposare.
Visita animata e laboratorio per bambini dai 4 agli 11 anni (€ 5 su prenotazione).
Domenica 2 aprile è la volta di “Fare arte con le cose del mondo…”, visita animata e laboratorio creativo per bambini dai 4 agli 11 anni (€ 5 su prenotazione).
Domenica 7 maggio si gioca a “Cacciatori di immagini”, caccia al tesoro per bambini dai 4 agli 11 anni e laboratorio gratuito su prenotazione.
Informazioni on line (www.galleriacivicadimodena.it).
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