Modena: Seduta consiliare sul Bilancio preventivo

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I lavori, introdotti dall’intervento della presidente Francesca Maletti, sono stati aperti alle 9 con la presentazione di delibere accessorie, emendamenti e mozioni

Municipio-Comune-ModenaMODENA – “Oggi il Consiglio comunale discute e vota il Bilancio preventivo armonizzato 2017-2019. È una giornata molto importante e impegnativa perché questo è l’atto più significativo del Consiglio che inciderà sulla qualità della vita dei cittadini modenesi; chiedo quindi a tutti i consiglieri un dibattito e un confronto che avvenga tenendo conto dei ruoli specifici del Consiglio e della Giunta e nel rispetto delle opinioni di ognuno”.

Lo ha affermato la presidente del Consiglio comunale di Modena Francesca Maletti introducendo la lunga seduta consiliare di oggi, giovedì 26 gennaio, che ha preso il via alle ore 9 e si protrarrà per tutta la giornata fino a sera. La presidente ha quindi illustrato brevemente il calendario dei lavori, che prevede la presentazione delle delibere accessorie, degli emendamenti al Bilancio, l’illustrazione degli eventuali ordini del giorno e, a seguire, il dibattito, le repliche di sindaco e assessore, le dichiarazioni di voto e la votazione degli atti.

La proposta di Bilancio, illustrata dal sindaco Gian Carlo Muzzarelli e dall’assessora al Bilancio Ludovica Carla Ferrari nella seduta di giovedì 22 dicembre, prevede per il 2017 un aumento di oltre un milione in parte corrente per la manutenzione ordinaria della città, dalla cura del verde alle scuole, l’incremento di un milione di spesa sociale per fronteggiare le situazioni di maggiore disagio delle famiglie, cui si accompagna una spesa aggiuntiva di 390 mila euro per il sostegno a disabili nelle scuole. Le imposte locali e le tariffe rimangono invariate, e viene confermata la rimodulazione delle rette attuata durante il 2016 in ottica di equità, oltre alla politica di rilancio degli investimenti indispensabile per sostenere occupazione e ripresa.

INVARIATE IMU, TASI E ADDIZIONALE IRPEF

Tasse bloccate anche per il 2017; confermata la riduzione delle tariffe dei nidi d’infanzia. Illustrata dall’assessora Ferrari la delibera sui tributi

Rimangono bloccati per il 2017 tutti i tributi Imu e Tasi, oltre all’addizionale Irpef, e vengono confermate la rimodulazione delle rette secondo la nuova Isee in un’ottica di sempre maggiore equità sociale e la riduzione delle tariffe dei nidi d’infanzia introdotta nel 2016. Per la Tari, in attesa del piano finanziario di Atersir, l’obiettivo è arrivare ad azzerare, per utenze domestiche e aziendali, il lieve incremento previsto a causa delle morosità, che, se non si riuscirà ad evitare, sarà in ogni caso entro la soglia dell’1 per cento.

Lo ha spiegato l’assessora al Bilancio Ludovica Carla Ferrari illustrando la delibera accessoria relativa all’Imposta Unica Comunale (IUC) 2017, durante la seduta del Consiglio comunale dedicata al Bilancio di previsione, giovedì 26 gennaio.

L’assessora Ferrari ha anche presentato la delibera sull’Individuazione dei servizi a domanda individuale e la determinazione della percentuale di copertura dei relativi costi 2017.

Per quanto riguarda i servizi a domanda individuale rispetto ai quali il Comune chiede un contributo all’utente, la percentuale di copertura dei costi complessivi mediante proventi da tariffe, contribuzioni ed entrate a specifica destinazione, si attesta al 55,7 per cento, e in particolare la copertura derivante da proventi tariffari è pari al 38,1 per cento. Si tratta di servizi come, ad esempio, mense e trasporti scolastici, nidi, pre e post scuola, assistenza domiciliare, case albergo comunali, centri residenziali per persone disabili adulte, centri diurni, musei, sale prova.

La manovra tributaria, nel dettaglio, conferma l’applicazione dell’Imu mantenendo ferme le aliquote del 2016 con la base imponibile ridotta al 50% per alloggi concessi in comodato gratuito a parenti di primo grado e al 75% nel caso di contratti con canoni concordati; l’applicazione della Tasi nelle modalità già previste lo scorso anno con l’esenzione dell’abitazione principale, l’applicazione dell’imposta di soggiorno con le tariffe vigenti e invarianza di aliquote e di tariffe dei tributi e delle tasse comunali relative.

Viene confermata l’aliquota Tasi del 2,5 per mille per i fabbricati costruiti e destinati alla vendita dall’impresa costruttrice finché permanga tale destinazione e non siano locati; viene prevista l’aliquota Imu del 5 per mille e confermata l’aliquota Tasi dello 0,8 per mille per i fabbricati nei quali viene svolta attività didattica paritaria dal proprietario o titolare di diritto reale di godimento sugli stessi con natura di Società cooperativa a responsabilità limitata sociale, a mutualità prevalente di diritto, con qualifica di onlus.

DA AREE PEEP ENTRATE PER 1 MILIONE 300 MILA EURO

È la previsione per il 2017 da cessioni di aree in diritto di superficie e da ‘riscatti’ contenuta nella delibera illustrata dall’assessora all’Urbanistica Vandelli

Nel 2017 si prospettano complessivamente entrate per circa 1 milione 300 mila euro da previsioni di cessioni di aree in diritto di superficie ed entrate derivanti dai cosiddetti ‘riscatti’.

È quanto definito dalla delibera sulle aree incluse nel Peep e nel Pip da cedere in proprietà o in diritto di superficie nell’anno 2017 che è stata presentata nel corso della seduta dedicata al Bilancio di previsione 2017-2019 dall’assessora all’Urbanistica Anna Maria Vandelli.

Nel corso dell’anno appena avviato potranno essere assegnate o concesse in diritto di superficie, per 585 mila euro di entrate, quattro aree da destinare a residenza di tipo economico e popolare, dove è prevista la realizzazione di un totale di 94 alloggi a prezzi convenzionati: Peep Portile ovest lotto 2 (otto alloggi), Peep Cittanova 2 lotto 1 (12 alloggi), Peep Negrelli 1 (59 alloggi) e l’area comunale di via Ghiaroni, assegnata in sostituzione di alcune aree Peep sulle quali le procedure per l’acquisizione non sono state ancora poste in attuazione (15 alloggi).

Non sono invece previste cessioni in proprietà né concessioni in diritto di superficie di aree e fabbricati da destinarsi ad attività produttive e terziarie (Pip). Dalla vendita della proprietà dei terreni di sedime e pertinenza di abitazioni Peep già realizzate, si prevede inoltre un’entrata di 700 mila euro attraverso il riscatto del diritto di superficie.