MODENA – Grandi pareti vetrate, cortili interni di utilizzo esclusivo, una distribuzione degli spazi a corte e l’impiego del mattone a vista come chiaro riferimento alla tradizione costruttiva locale. Un’idea di scuola come piccola città, fatta di spazi chiusi e aperti, cortili, gallerie e un’area destinata a orto per la scuola d’infanzia.
Avrà queste caratteristiche la “Scuola Innovativa” che verrà realizzata nella zona dell’ex Mercato bestiame che si trova nel cuore dell’intervento del Progetto Periferie di rigenerazione e innovazione dell’area nord di Modena
L’opera, del valore di circa 5 milioni e 160 mila euro, verrà realizzata, su un’area ceduta dall’Amministrazione comunale, dall’Inail che ora è impegnata nel percorso di validazione del progetto esecutivo elaborato dal settore Lavori pubblici del Comune partendo dal progetto dello studio Franciosini di Roma selezionato tre anni fa dal ministero dell’Istruzione con un concorso di idee per la realizzazione di scuole innovative dal punto di vista architettonico, impiantistico, tecnologico, dell’efficienza energetica e della sicurezza strutturale e antisismica, caratterizzate dalla presenza di nuovi ambienti di apprendimento e dall’apertura al territorio. Traducendo in esecutività il progetto di fattibilità sono stati inseriti alcuni cambiamenti funzionali alle esigenze della scuola, che non hanno però alterato l’idea complessiva che aveva vinto il concorso.
La scuola si svilupperà in volumi di un unico piano fuori terra, a eccezione della palestra che presenterà una altezza di copertura maggiore per consentire lo svolgimento delle attività sportive. Quest’ultima ospiterà un campo da pallavolo, attività sportiva propedeutica anche per la fascia di età della scuola primaria. È previsto un ampio refettorio per rispondere adeguatamente all’utilizzo da parte dei piccoli utenti sia della scuola primaria che della scuola dell’infanzia.
Per consentire di organizzare gli spazi a seconda delle esigenze didattiche, nelle aule della scuola primaria saranno utilizzate pareti mobili, mentre nella scuola d’infanzia, gli spazi saranno suddivisi in attività creative, didattiche e speciali, con ambienti ricchi, variegati e interessanti dal punto di vista sensoriale. Le aule per i più piccoli saranno dotate, infatti, di pavimenti diversificati per colore e materia e sarà messo a disposizione delle sezioni un “hortus conclusus”, uno spazio verde racchiuso e protetto dedicato unicamente all’attività didattica.
L’edificio scolastico sarà realizzato con pilastri in cemento armato, capriate e tetti in legno, e una parte con solai in latero cemento. Tutti gli spazi avranno caratteristiche tali da permettere di sfruttare la luce a zenit; i lucernai in copertura e la posizione delle grandi finestre, oltre alla presenza di sporgenze esterne lungo le aperture, permetteranno un utilizzo ottimale del soleggiamento nel periodo invernale e dell’ombreggiatura nel periodo estivo, accorgimento che insieme alle scelte energetiche contribuirà alla creazione di un edificio cosiddetto “Nzeb”, cioè a Energia quasi Zero.
È previsto infatti un impianto di riscaldamento radiante a pavimento, così da assicurare una distribuzione uniforme del comfort climatico evitando di sollevare polvere a differenza dei sistemi tradizionali. Gli spessori delle pareti perimetrali e le coperture saranno tali da assicurare un ottimale isolamento termico sia in inverno sia in estate e, sulle coperture, saranno installati pannelli fotovoltaici.
Gli infissi saranno a taglio termico con vetri doppi a bassa emissione, le pavimentazioni di aule, palestra e refettorio saranno in legno industriale trattato, mentre quelle dei corridoi in resina colorata, così da creare stimoli sensoriali e da definire cromaticamente gli ambienti. La struttura sarà inoltre dotata di un sistema di ventilazione meccanica a integrazione della ventilazione naturale che consentirà il controllo delle emissioni di CO2 e un abbattimento delle eventuali sostanze inquinanti.
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