Riprendono gli appuntamenti sospesi per l’emergenza Covid-19
MODENA – Dopo la sospensione per l’emergenza Coronavirus, l’Azienda USL di Modena riattiva il primo livello dei programmi di screening, importantissima attività per la prevenzione e la diagnosi precoce dei tumori su tutto il territorio provinciale.
Screening collo dell’utero
Dal 4 maggio è stata ripristinata l’attività di primo livello con l’esecuzione degli esami di controllo, Hpv test ripetizione a 12 mesi, Pap test a 12 mesi.
A partire dalla fine di giugno sarà avviato il recupero degli inviti standard Hpv test e Pap test – vale a dire quelli inviati per lettera alle cittadine che rientrano nel programma di screening – sospesi nel periodo del lockdown.
Le cittadine che avevano un appuntamento non devono fare nulla, riceveranno a casa un nuovo invito per posta ordinaria.
L’attività di secondo livello e di trattamento, invece, è sempre stata garantita anche durante la fase dell’emergenza.
Screening colon-retto
La ripresa dell’invio ai cittadini degli inviti di primo livello è fissata a inizio giugno. Chi ha già ricevuto la lettera con la provetta per la consegna del campione di feci, può recarsi ai punti prelievi e sedi aziendali indicati, senza necessità di prenotare, rispettando le indicazioni degli operatori agli ingressi delle sedi e verificando gli eventuali aggiornamenti sugli orari e giorni di apertura alla pagina dedicata del portale AUSL http://www.ausl.mo.it/screeningcolonretto.
È in corso il graduale recupero delle colonscopie di controllo: i cittadini verranno ricontattati telefonicamente dal Servizio di Endoscopia. Durante la fase dell’emergenza sono comunque state garantite le colonscopie di approfondimento per coloro che erano risultati positivi alla ricerca del sangue occulto nelle feci.
Screening mammografico
Lo screening mammografico, infine, vedrà un avvio graduale che consenta di mettere progressivamente a regime tutte le sedi, consentendo il rispetto delle norme di sicurezza.
Le donne con invito sospeso per emergenza covid non devono fare nulla poiché verranno ricontattate telefonicamente.
Le donne con sintomi continueranno ad essere prese in carico previo appuntamento telefonico, così come è stato garantito nei mesi scorsi, in fase di piena emergenza.