Il 29 agosto alle 21 l’autrice sul palco prende le mosse dall’opera di Mozart per dire di rapporti di coppia, amore, sesso, rabbia e rancore. Ingresso 5 euro su prenotazione
MODENA – È Michela Murgia con il suo “Don Giovanni. L’incubo galante”, la protagonista della serata di sabato 29 agosto alle 21 a Modena ai “Giardini d’Estate” a cura di Ert, nell’Estate modenese del Comune, sostenuta da Fondazione di Modena ed Hera. Ingresso 5 euro, posti distanziati numerati, prenotazione d’obbligo via e-mail (biglietteria@emiliaromagnateatro.com), alla biglietteria del Teatro Storchi (da giovedì a sabato 10 – 14, tel. 059 2136021) o, in caso di disponibilità, al botteghino ai Giardini (un’ora prima dello spettacolo).
Dopo aver interpretato Grazia Deledda nello spettacolo “Quasi grazia” e dopo aver portato in scena il suo punto di vista sulla “questione femminile” delle quote rosa in “Dove sono le donne?”, Murgia, scrittrice tra le più impegnate nelle battaglie civili, riporta a teatro una passione personale, il melodramma. Melomane esperta, riscrive il “Don Giovanni. L’incubo elegante” di Mozart, mantenendo inalterati i principali personaggi del libretto di Da Ponte: oltre al protagonista libertino e bugiardo, anche il suo incauto assistente Leporello e il serioso Don Ottavio, a ricalcare gli stereotipi dell’“essere maschio”, ancora presenti nel mondo d’oggi. L’universo femminile è invece incarnato da tre donne diverse l’una dall’altra, quasi a rappresentare tre archetipi comportamentali: Donna Anna, esempio di rigore morale e ossequio delle tradizioni, Elvira, tradita e costantemente beffata da Don Giovanni ma illusoriamente convinta di poterlo redimere, e Zerlina, donna curiosa e maliziosa che si affaccia al mondo con comportamenti frivoli e infantili.
“Ci sono storie nate per smascherare, che ci raccontano davvero come siamo, e altre nate come maschere, che ci raccontano come ci piacerebbe essere. Poi c’è Don Giovanni, dove questa differenza non conta più”, spiega la scrittrice. Attraverso l’opera mozartiana, Murgia condivide la sua esperienza in tema di rapporti di coppia, amore, sesso, rabbia e rancore in un monologo o, meglio, un dialogo con un interlocutore invisibile e quanto mai presente: lo psicanalista a cui possiamo chiedere e confidare tutto. Una riflessione sulle infinite sfaccettature della psicologia maschile e dell’universo femminile, in un dissidio irrisolto. Coadiuvano il flusso di coscienza le note di Mozart eseguite alla fisarmonica da Giancarlo Palena.
Tutti gli appuntamenti dei Giardini d’Estate si svolgono in sicurezza e applicando le disposizioni dei decreti anti Covid – 19 (prenotazione, mascherine, distanziamento, disinfettanti…) con assistenza sul posto del personale di sala e informazioni sul sito di Ert (www.modena.emiliaromagnateatro.com).
I Giardini d’Estate tornano domenica 30 alle 21 con Davide Carnevali e il suo “Lorca sogna Shakespeare in una notte di mezza estate”. Il programma è anche sul sito del Comune (www.comune.modena.it/estate2020).