“In corso un confronto con la nuova proprietà”. L’assessore Guerzoni risponde a un’interrogazione di Marco Chincarini (Per me Modena)
MODENA – “Il recupero delle aree dismesse, dal punto di vista ambientale, urbanistico e anche sociale, è un obiettivo dell’Amministrazione comunale. La volontà di riqualificare riguarda anche la zona del Parco fluviale di Marzaglia vecchia dove si trova il frantoio, sulla quale gli uffici comunali hanno avviato da tempo un confronto con la proprietà per arrivare a un accordo di permuta. Una trattativa che però abbiamo dovuto riprendere dall’inizio perchè in marzo il proprietario è cambiato”. È questa, in sintesi, la risposta che l’assessore all’Ambiente Giulio Guerzoni ha dato all’interrogazione del consigliere Marco Chincarini (Per me Modena), presentata durante il Consiglio comunale di giovedì 10 dicembre, che chiedeva appunto se fossero stati avviati contatti con i proprietari del frantoio e se ci fosse un’idea di riqualificazione dell’area del Parco fluviale, “che potrebbe avere una funzione di rivitalizzazione per Marzaglia”.
Nel dettaglio, l’assessore Guerzoni ha spiegato che la proprietà dell’area sulla quale si trova il frantoio dismesso è stata, fino al marzo di quest’anno, di Unical Spa, azienda con sede a Casale Monferrato proprietaria anche di altre aree nel Comune di Modena sulle quali l’azienda esercitava le sue attività estrattive. A seguito della crisi del settore e della proposta di revisione delle condizioni contrattuali che Unical ha fatto al Comune, è iniziato un confronto con gli uffici comunali per giungere a un accordo di permuta che avrebbe portato anche alla cessione al Comune dell’area nel suo complesso, compreso l’edificio esistente, la tettoia e il vecchio frantoio da demolire. Nel marzo 2015, ormai in vista della conclusione della trattativa, Unical ha però comunicato che la ditta Granulati Donnini Spa le sarebbe subentrata sia nelle attività estrattive che nella proprietà di tutte le aree ricadenti nel Comune di Modena. Il nuovo proprietario, ha sottolineato l’assessore, ha mantenuto l’intenzione di accordarsi con il Comune per la cessione dell’area, “formulando però una diversa ipotesi di compensazione, base di una nuova, non semplice, trattativa e che è al momento oggetto di verifica da parte degli uffici tecnici”.
“Dobbiamo prendere atto del cambio di proprietà – ha affermato il consigliere Chincarini nella replica – ma forse l’Amministrazione avrebbe potuto spingere di più sull’acceleratore ed evitare di arrivare a questo punto”.