MODENA – Modena Smart Life, il festival della cultura digitale in programma dal 21 al 27 settembre con un formato per la prima volta “all digital” (www.modenasmartlife.it), rientra tra le azioni previste nell’asse della Cultura e della Cittadinanza digitale dal Piano digitale 2020 del Comune di Modena, lo strumento di pianificazione e indirizzo strategico dell’innovazione tecnologica e digitalizzazione dell’Ente approvato nella seduta del Consiglio comunale del 20 luglio. Il documento, proposto dall’assessora alla Smart City Ludovica Carla Ferrari, è costruito su quattro assi strategici principali: infrastrutture e connettività; servizi online e semplificazione; cultura e cittadinanza digitale e infine l’asse dei progetti speciali. Per ogni asse sono individuati gli obiettivi a breve (2024), medio (2030) e lungo (2050) periodo e cinque azioni (quindi nel complesso 20) per l’innovazione tecnologia e la digitalizzazione, prevedendo almeno un’azione a supporto di ogni assessorato.
Il piano prosegue e aggiorna il documento approvato per la prima volta nel 2018 coinvolgendo numerosi settori e ambiti, dall’ambiente alla scuola, dalla mobilità alla sicurezza, dalle attività produttive ai lavori pubblici, ed è raccordato con il Pug e il Pums e con gli obiettivi del Comune; inoltre, è coerente con la programmazione in materia di Agenda digitale della Regione e con le politiche nazionali ed europee.
L’impegno di Modena a diventare una città sempre più “smart” trova riscontro nel recente rapporto del Censis sullo stato della trasformazione digitale in Italia. L’indagine, prima nel suo genere, è stata commissionata dall’Operazione Risorgimento digitale, un’iniziativa promossa da una trentina di aziende tecnologiche e associazioni. La provincia modenese è promossa al quinto posto in Italia, e al secondo in Emilia-Romagna, nella speciale classifica della trasformazione digitale: per determinare il posizionamento sono stati considerati indicatori come la penetrazione nel territorio del servizio Spid, il sistema pubblico di identità digitale che consente di accedere ai servizi online della pubblica amministrazione e dei privati aderenti; la diffusione di PagoPa, il sistema dei pagamenti di servizi vari per pubbliche amministrazioni e dei gestori di pubblici servizi; la quantità di operatori economici che hanno utilizzato fondi per la digitalizzazione e per assumere figure di riferimento per la trasformazione tecnologica; il numero di domini web registrati; e la presenza di portali dotati di vendita online, l’e-commerce.
Nel dettaglio, la classifica dell’istituto di ricerca specifica che per il territorio modenese l’azione di digitalizzazione è stata esercitata soprattutto dalle pubbliche amministrazioni (con un valore di 109 punti su 118 disponibili), seguita dall’adozione delle nuove tecnologie e delle logiche “smart” dai cittadini (106) e dalle aziende (104).
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