MODENA – Mentre con un’amica attende la corriera che l’avrebbe riportata a casa a Castelfranco, appoggia il cellulare sulla panchina e un giovane si affretta a sottrarlo. La ragazza ne fornisce subito la descrizione agli operatori della Polizia municipale in servizio nell’area della Stazione autocorriere. E poco dopo, mentre le ragazze vengono accompagnate nella vicina sede distaccata della Municipale affinché possano avvertire i genitori, il giovane, che per altro gravita abitualmente nella zona, viene rintracciato, identificato e denunciato.
Il fatto, avvenuto qualche tempo fa, è solo una delle circostanze in cui sono chiamati ad intervenire gli agenti che durante tutto l’anno scolastico, dal lunedì al sabato dalle 12.30 alle ore 14.30 svolgono un apposito servizio antibullismo nell’area dell’Autostazione, in particolare tra viale Molza e via Fabriani. L’area è molto frequentata soprattutto nell’orario di uscita dalle scuole, quando vi confluiscono centinaia di ragazzi e la presenza costante di due agenti, in collaborazione con l’ufficiale di turno del Centro storico, intende prevenire, oltre che contrastare atteggiamenti, prevaricazioni e comportamenti illeciti.
Un paio di settimane fa, per esempio, a rivolgersi alla pattuglia in servizio nel primo pomeriggio è stato un giovane in fuga da un gruppo di ragazzi che aveva tentato di rubargli il telefono. Il gruppo è stato effettivamente rintracciato nella zona del Palamolza e poi fermato in centro con la collaborazione delle Forze dell’Ordine. Altre volte gli agenti della Municipale intervengono per contrastare il consumo o lo spaccio di sostanze stupefacenti, per sedare piccole risse o episodi di prevaricazione. Ad aiutare all’identificazione degli autori, c’è anche la videosorveglianza, mentre la presenza della sede distaccata della Municipale, direttamente collegata all’ufficio di Polizia giudiziaria del Comando, consente di presentare immediatamente denuncia. Entrambe, videosorveglianza e denuncia, sono funzionali anche ad individuare, attraverso un’attività mirata, chi si rende responsabile di gesti di vandalismo e prevaricazioni in modo seriale.
La presenza degli agenti è, in genere, un punto di riferimento per i cittadini e, in particolare per quanto riguarda il bullismo, in crescita tra le fasce più giovani non solo nel nostro territorio, mira a sensibilizzare alla consapevolezza del fenomeno e a svolgere un’azione educativa. Per questo le vittime vengono invitate a denunciare, mentre quando a rendersi responsabile del gesto è un minore, l’identificazione avviene al Comando possibilmente alla presenza dei genitori.
Un’azione educativa, oltre che informativa, viene più compiutamente svolta in classe attraverso un progetto specifico rivolto alle scuole superiori che prevede incontri condotti da operatori dell’Ufficio Politiche delle Sicurezze del Comune durante i quali agli adolescenti vengono spiegate le caratteristiche del bullismo e le possibilità offerte alle vittime per ottenere risposte e protezione, come il numero unico nazionale 43002, a cui si può inviare un sms per segnalare episodi di bullismo, danneggiamenti, spaccio e consumo di droga all’interno delle scuole.
L’Amministrazione comunale, attraverso l’Ufficio Politiche delle Sicurezze, il settore Politiche Giovanili e il Punto d’Accordo ha da tempo messo in campo anche una rubrica on line rivolta a ragazzi, genitori e insegnanti (www.stradanove.net/bullismo) che propone approfondimenti e offre la possibilità di ricevere consulenza e aiuto da parte di operatori qualificati.
Ci sono, inoltre, Istituti scolastici particolarmente attenti a queste tematiche, che da tempo collaborano con l’Amministrazione comunale e che, di fronte a fenomeni di bullismo, attivano prontamente un’equipe formata da Municipale, Ufficio Politiche delle Sicurezze, mediatori del Centro di Mediazione sociale del Comune, oltre che da direttore didattico e insegnanti referenti dei progetti di contrasto al bullismo, per analizzare i problemi e individuare possibili interventi in ambito scolastico.
Già nell’anno scolastico 2012/2013, infatti, la ricerca “Legalità e sicurezza della città: l’opinione dei giovani” sul rapporto tra i giovani e la legalità, condotta dal Comune presso 12 istituti scolastici e due Enti di Formazione professionale, aveva indagato anche il fenomeno del bullismo. Ne emerse che il 14% degli intervistati, pari a 200 ragazzi, aveva dichiarato di aver messo in atto nell’ultimo anno un comportamento di bullismo. Il 19,6% (circa 290 ragazzi) aveva invece dichiarato di essere stato vittima di atti di bullismo e prevaricazioni e di essersi rivolti per un aiuto prevalentemente ad amici e poi a genitori.