Al via il percorso per il Piano del verde che sarà adottato dal Consiglio, svilupperà le strategie del Pug
MODENA – È iniziato il percorso per la redazione del Piano del verde del Comune di Modena, uno strumento nuovo per pianificare e gestire in modo integrato il verde cittadino che, nell’ottica del prossimo Piano urbanistico generale, diventa una vera e propria infrastruttura della città.
Le linee di indirizzo del Piano del verde sono state illustrate nei giorni scorsi in Commissione consiliare Seta e saranno riprese anche in una prossima seduta prima di arrivare in Consiglio per l’approvazione nelle prossime settimane. Come spiega l’assessora all’Ambiente Alessandra Filippi, che ha presentato la delibera insieme all’assessora all’Urbanistica Anna Maria Vandelli, con il nuovo Piano “il verde sarà considerato, appunto, come una delle infrastrutture cittadine e sarà progettato e gestito in modo integrato con gli altri strumenti di pianificazione per assolvere più funzioni diverse: protettiva e idrogeologica, bionaturalistica, paesaggistica e sociale, produttiva”. Il Piano, ha precisato l’assessora Vandelli, “sarà uno degli strumenti che avremo a disposizione per concretizzare l’obiettivo di rendere Modena una città green, sana e antifragile, una delle cinque strategie cardine per lo sviluppo della città che sono alla base del nuovo Pug. L’intento è passare dall’attuale pianificazione del verde, legata a un approccio quantitativo e a una funzione prevalentemente ricreativa e ornamentale, a un approccio qualitativo in un’ottica di salute e benessere delle persone e della città”.
Le assessore Vandelli e Filippi hanno presentato l’avvio del percorso per l’approvazione del Piano venerdì 20 novembre, in occasione della Festa nazionale degli alberi, sottolineando che Modena “ha già uno straordinario patrimonio di verde ma ha la necessità di migliorare gli strumenti di pianificazione e gestione”, in conformità con le nuove leggi nazionali e regionali, che richiedono che il tema del verde sia affrontato in modo sistematico, e nell’ambito del percorso di allineamento agli obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Agenda 2030 già intrapreso dal Comune.
In pratica, il Piano è la cornice strategica all’interno della quale troveranno spazio il censimento del verde cittadino, che richiederà circa un anno di tempo per essere completato, il regolamento per la gestione delle diverse situazioni d’uso del verde, che sarà redatto nel frattempo, e, in prospettiva, la definizione di un quadro programmatico degli interventi di forestazione urbana.
Il censimento riguarderà l’ubicazione delle aree verdi, la ricognizione delle specie botaniche presenti, la rilevazione delle caratteristiche del patrimonio arboreo e arbustivo pubblico e la descrizione delle caratteristiche e delle forme di utilizzo delle diverse aree. Il regolamento riguarderà il verde urbano, sia pubblico che privato (che per molti aspetti viene considerato come bene collettivo), le formazioni arboree e arbustive lineari, la rete ecologica territoriale, cioè le connessioni tra il verde urbano, gli ambiti naturali, come le aree fluviali e le aree protette, e il sistema del verde rurale. Il quadro programmatico è l’ambito nel quale saranno progettati i nuovi boschi, il paesaggio, le nuove connessioni ecologiche e i corridoi verdi. L’obiettivo di realizzazione del Piano è dare forza a una infrastruttura verde senza soluzione di continuità tra territorio urbano ed extraurbano grazie a uno strumento per la corretta progettazione, tutela e cura del verde esistente a seconda delle diverse finalità delle aree verdi. Uno strumento che permette di coordinare le scelte strategiche del verde, pianificare il verde di cessione pubblica per facilitarne la progettazione e l’attuazione, assumere un piano di gestione per le aree boscate esistenti e individuare le aree disponibili per realizzare nuovi boschi e piantumazioni.