Mercoledì 16 maggio alle 17.30 in Galleria Europa, piazza Grande, il giornalista dialoga con Romano Gualdi, autore delle foto di “Noi c’eravamo. Modena per Moro, 40 anni dopo”
MODENA – Sono in programma nei prossimi giorni della settimana due iniziative pubbliche, a partecipazione libera e gratuita, collegate all’installazione / mostra fotografica allestita in piazza Grande fino al 25 maggio “Noi c’eravamo. Modena per Aldo Moro, 40 anni dopo”, a cura di Stefano Bulgarelli dei Musei civici.
La prima, si svolge mercoledì 16 maggio alle 17.30 alla Galleria Europa al pianto terra di Palazzo Comunale. Si intitola “La storia in faccia. Immagini del giorno dopo” e consiste in un dialogo fra Michele Smargiassi, esperto di fotografia e giornalista del quotidiano “La Repubblica” e Romano Gualdi, autore della maggior parte degli scatti esposti.
Il secondo appuntamento si svolge nell’ambito della notte bianca modenese “Nessun dorma” di sabato 19 maggio, quando, in due repliche, alle 19 e alle 20 la mostra farà da scenografia per letture di testimonianze e documenti storici a cura di Santo Marino, della Compagnia Peso Specifico Teatro.
Nella mostra sono esposti i suggestivi scatti inediti realizzati da Romano Gualdi alla manifestazione che si svolse il 10 maggio 1978, all’indomani dell’assassinio di Moro, in piazza Grande a Modena. Fotografie che, affiancate ad altre provenienti dall’archivio fotografico della Provincia di Modena, esprimono il senso profondo della protesta della cittadinanza di fronte ad un momento buio della storia repubblicana. Una partecipazione collettiva i cui valori si riflettono in un gioco di zoom dal generale al particolare, dallo spazio pubblico ai singoli volti, in quella piazza Grande che nei secoli ha accolto le più significative pagine di vita civica della comunità modenese e che, anche per queste ragioni, nel 1997 è
stato iscritto nella lista del Patrimonio mondiale dell’umanità Unesco.
La mostra è realizzata da Comune di Modena, Comitato permanente per la Memoria e le Celebrazioni, Musei Civici, Istituto Storico e Centro Culturale Francesco Luigi Ferrari.