Modena Organ Festival, concerto in San Bartolomeo

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Martedì 23 ottobre, alle 21, nella chiesa di via dei Servi, l’esibizione dell’organista slovacco Stanislav Surin. L’ingresso è libero e gratuito

MODENA – Parte da Bach e arriva a oggi il repertorio scelto dall’organista slovacco Stanislav Šurin per il concerto in programma martedì 23 ottobre, alle 21, a ingresso libero, nella chiesa di San Bartolomeo in via dei Servi, nell’ambito del Modena organ festival.

Il festival è organizzato dall’associazione “Amici dell’organo J. S. Bach” con il contributo di Fondazione Cassa di risparmio Modena, Regione Emilia Romagna, Comune di Modena, Lapam confartigianato e Bper e in collaborazione con l’Unicef.

L’apertura del concerto è dedicata al barocco con una selezione di opere slovacche risalenti alla seconda metà del Seicento, trascritte per organo da Jan Valach, e due brani di Bach. L’organista entra poi nell’epoca moderna con Mendelssohn -Bartoldy, Bossi, Ebenm Nosetti e infine una composizione, “Fanfares”, scritta da lui stesso.

Stanislav Šurin ha studiato organo al Conservatorio di Stato di Bratislava, al Conservatorio diocesano di Vienna e all’Accademia di musica e teatro di Bratislava

Graz. Come solista, si è esibito molte volte con la Slovak Philharmonic Orchestra e ha tenuto concerti d’organo in molti stati europei, negli Stati Uniti, in Messico, Canada, Russia e Kazakistan. Ha realizzato diversi cd come solista d’organo ed è fondatore e organizzatore di festival. Dal 2002 insegna organo all’Università Cattolica di Ružomberok. Recentemente si è dedicato anche alla composizione: è autore di Trnava Mass e di diverse composizioni basate su testi ecclesiastici e liturgici; ha composto anche musiche per poesie di autori slovacchi e francesi e, nel 2013, la Celebrity Service Agency ha pubblicato il suo album di canzoni basato sulle poesie di Miroslav Valek e pubblicato con il nome di Lady on the Train. Per il suo straordinario contributo al messaggio sulle opere di Johann Sebastian Bach per i contemporanei nel 2009, è stato insignito del premio Sebastian dall’Associazione Ars Ante Portas.