Modena, Mercato Albinelli di nuovo aperto al pubblico

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Da lunedi 6 aprile con orari ridotti e il controllo degli ingressi, si entra solo con mascherina. Il Comune ne ha fornite mille

MODENA – Lunedì 6 aprile può riaprire al pubblico il Mercato Albinelli a Modena, ma con orari ridotti, il controllo degli ingressi e una serie di condizioni previste in una disposizione del sindaco Gian Carlo Muzzarelli.

Il provvedimento, richiesto nei giorni scorsi da operatori e cittadini sulla base delle caratteristiche della struttura e dell’importanza che riveste come punto di riferimento per l’intero centro storico (consentendo quindi di ridurre gli spostamenti di chi vi abita o vi lavora), è stato reso possibile dall’ordinanza di venerdì 3 aprile del ministero della Salute d’intesa con il presidente della Regione Emilia-Romagna che conferma la sospensione dei mercati ma prevede si possa svolgere l’attività nelle strutture coperte o negli spazi pubblici recintati, per la vendita di prodotti alimentari e a condizione che “l’accesso sia regolamentato in modo da consentire il rispetto della distanza interpersonale di un metro”.

La disposizione del sindaco, quindi, fissa come orario di vendita al pubblico la fascia dalle 8 alle 14 dal lunedì al sabato, mentre dalle 5 alle 8 l’accesso al mercato è riservato ai fornitori e vi si svolgono attività interne.

Per garantire le condizioni di sicurezza di operatori e cittadini, il flusso d’ingresso alla struttura dovrà essere controllato e contingentato, con un’organizzazione delle entrate e delle uscite per evitare assembramenti e con il controllo del personale.

Agli ingressi dovranno essere disponibili soluzioni idroalcoliche per la pulizia delle mani, gli ambienti dovranno essere sanificati prima dell’apertura al pubblico, gli operatori dovranno indossare guanti e mascherine, dotazioni indicate pure per il pubblico.

Il Comune, anche a questo scopo, ha fornito al Mercato un migliaio di mascherine.

Nell’area del mercato sono comunque sospese le attività di somministrazione di alimenti e bevande, restano consentite le attività di ristorazione con consegna a domicilio, nel rispetto dei requisiti e delle norme igienico-sanitarie, compreso l’obbligo per chi svolge la consegna di evitare i contatti personali a distanza inferiore di un metro.