Giovedì 2 febbraio alle 21 alla Tenda “Il labirinto del silenzio”, proiezione aperta a tutti. Sabato 4 febbraio alle 17 alla Delfini, Carlo Greppi presenta il suo “Non restare indietro”
MODENA – Proiezione di un film alla Tenda giovedì 2 e presentazione di un libro con l’autore alla Delfini sabato 4 febbraio. Sono le ultime iniziative programmate dal Comune di Modena – Comitato per la memoria e le celebrazioni e Provincia di Modena per sensibilizzare sui temi del Giorno della Memoria, che si è celebrato il 27 gennaio nell’anniversario dell’apertura dei cancelli di Auschwitz.
Dopo essere stato visto dalle scuole alla Fondazione San Carlo, il film “Il labirinto del silenzio” di Giulio Ricciarelli giovedì 2 febbraio alle 21 si proietta a ingresso gratuito per tutti alla Tenda di viale Molza, con introduzione di Giuliano Albarani, presidente dell’Istituto storico di Modena. Il film racconta la storia di un giovane pubblico ministero che a fine anni ’50, decide di mettersi alla ricerca della verità sulle responsabilità personali del popolo tedesco nel periodo nazista. Combattendo contro ogni ostacolo, supera i limiti suoi e di un sistema dove è più facile dimenticare che ricordare. L’iniziativa, nel calendario del Comitato comunale permanente per la memoria e le celebrazioni, è a cura dell’Istituto storico, dell’Università di Modena e Reggio Emilia, della Fondazione Collegio San Carlo e della Fondazione ex Campo Fossoli in collaborazione con La Tenda dell’assessorato comunale alle Politiche giovanili.
Sabato 4 febbraio alle 17 le iniziative si spostano alla biblioteca Delfini di Palazzo Santa Margherita in corso Canalgrande 103, dove Roberto Franchini, presidente della Fondazione S. Carlo, dialoga con Carlo Greppi, autore del libro “Non restare indietro” (Feltrinelli 2016), presentato nell’occasione con letture di Fabrizio Iori.
Carlo Greppi, collaboratore di Rai Storia e docente alla Scuola Golden, con il suo “romanzo di viaggio e formazione verso Auschwitz” cerca un modo diverso di affrontare la memoria dello sterminio perpetrato dai nazisti e di attualizzarlo filtrandolo attraverso gli occhi di ragazzi, posti alla prova della vita e di se stessi. Il filo della narrazione del romanzo segue il protagonista, Francesco, nel suo viaggio di avvicinamento verso il campo, insieme ai suoi compagni di scuola. In treno, nell’esperienza della comunità viaggiante, e poi nella realtà di Auschwitz e tra le strade di Cracovia, Francesco entra in contatto con le sue emozioni e con quelle degli altri. Sostiene un amico travolto dal dolore, scopre la debolezza di Martina, coglie ’umanità del compagno prepotente che arriva a chiedersi, pensando alle SS e ai kapò, “sono poi tanto diverso?”. Francesco scopre un senso per la sua vita nell’abbraccio del gruppo, impara quanto coraggio ci vuole a saper piangere. Insieme trovano gli strumenti per aderire alla vita e immaginarsi grandi.
L’iniziativa alla Delfini è a cura delle biblioteche comunali, in collaborazione con l’Istituto Storico e la Fondazione ex Campo Fossoli.
Carlo Greppi, nato a Torino nel 1982, dottore di ricerca in Studi storici, collabora con Rai Storia ed è membro del Comitato scientifico dell’Istituto piemontese per la storia della Resistenza e della società contemporanea. Il suo libro “L’ultimo treno. Racconti del viaggio verso il lager” (Donzelli 2012) ha vinto il premio “Ettore Gallo”. Con Feltrinelli ha pubblicato l’ebook “La nostra Shoah. Italiani, sterminio, memoria” (2015) e “Uomini in grigio. Storie di gente comune nell’Italia della guerra civile” (2016).
Il programma del Giorno della Memoria è on line (www.comune.modena.it/cultura).