Lo chiede il Consiglio comunale con l’approvazione di un ordine del giorno che sollecita anche l’attivazione di incentivi per la trasformazione di veicoli diesel
MODENA – Il Consiglio comunale di Modena chiede all’Amministrazione di farsi portavoce, nell’ambito degli incontri regionali previsti per il monitoraggio dell’attuazione del piano Pair 2020, della necessità di maggiori investimenti sul servizio ferroviario regionale e sul trasporto pubblico locale; sulle strutture a servizio della mobilità “dolce”; così come sugli incentivi per la trasformazione di veicoli privati e commerciali diesel in veicoli a minor impatto ambientale, a oggi non previsti.
Nella seduta di giovedì 19 novembre, l’Aula ha infatti approvato con il voto a favore di Pd, Sel e Per me Modena, contrario di FI, astenuti CambiaModena e M5s, un ordine del giorno del Pd, illustrato dalla consigliera Simona Arletti, sul Pair 2020, il Piano Aria Integrato Regionale, che stabilisce le misure necessarie al raggiungimento dei valori limite di qualità dell’aria in regione, fra le quali la limitazione della circolazione dei veicoli privati nei centri abitati dei Comuni con popolazione superiore a 30.000 abitanti in determinate fasce orarie e periodi dell’anno, nonché le misure emergenziali in caso di superamento prolungato del valore limite giornaliero di Pm10. La mozione è stata emendata su proposta del M5s, che ha chiesto di sostituire con il riferimento “fonti energetiche pulite e rinnovabili” la dicitura “carburante pulito tipo Gpl e metano”, ritenuta scorretta.
È invece stato respinto un ordine del giorno di Andrea Galli di FI (a favore FI, contro Pd, M5s, Per me Modena, Sel, astenuto CambiaModena) che chiedeva la sospensione del blocco delle auto diesel euro 3 fino a quando “saranno chiariti i limiti e gli ambiti d’intervento disposti su base regionale, saranno disposte linee d’intervento e di provvidenze volte ad aiutare chi sarà obbligato a cambiare autovettura, e saranno stati sostituiti tutti i mezzi pubblici ancora circolanti di categoria inquinante ben superiore all’Euro 3”.
L’ordine del giorno approvato chiede di promuovere la conoscenza delle opportunità messe a disposizione dai finanziamenti europei dedicati alle imprese, specie quelli dedicati all’innovazione tecnologica, “in modo da offrire un sostegno seppur indiretto a quelle imprese locali che stanno facendo ricerca nell’ambito della mobilità sostenibile e dell’utilizzo di fonti energetiche pulite e rinnovabili”. Il documento invita, inoltre, il Comune a esigere dalla Regione la piena attuazione delle misure previste per il settore agricolo e zootecnico inserite in coerenza col Piano di Sviluppo Rurale e “a porre negli incontri Anci nazionali l’attenzione sulla necessità di dare continuità agli incentivi sulla riqualificazione energetica degli edifici, dando certezza alle famiglie e agli operatori del settore sul recupero, nel tempo, degli investimenti fatti”. La mozione richiama i numerosi studi epidemiologici che hanno evidenziato una relazione lineare tra l’esposizione a articolato come Pm10 e Pm2,5 ed effetti sulla salute, ed esprime valutazione positiva sul Piano regionale Qualità dell’aria, sulle manovre attivate dalla Regione Emilia-Romagna nel corso degli anni che, “pur coi limiti di manovre non condivise con le altre Regioni della Pianura padana, hanno portato nel tempo ad un miglioramento significativo di diversi inquinanti”, e sul superamento della logica del blocco del giovedì “attraverso una manovra strutturata che, nell’ambito delle limitazioni al traffico veicolare si concentra sui veicoli maggiormente inquinanti”.
Sul tema sono intervenuti i consiglieri Diego Lenzini e Simona Arletti del Pd, Mario Bussetti e Luca Fantoni del M5s e Marco Chincarini di Per me Modena.