Lunedì 11 aprile Carlo Olmo presenta il volume sul ‘900 a Modena pubblicato nell’ambito del progetto sulla storia urbana. Con le foto dei distretti produttivi
MODENA – Sarà Carlo Olmo, docente di Storia dell’architettura contemporanea al Politecnico di Torino (Dipartimento di Progettazione architettonica e Disegno industriale), a presentare lunedì 11 aprile (ore 18.15, teatro della Fondazione San Carlo) il volume “Città e architetture industriali. Il Novecento a Modena” che, curato dall’ufficio comunale Ricerche e documentazione sulla Storia urbana, è pubblicato da Franco Cosimo Panini Editore.
La lezione magistrale del professor Olmo, direttore del “Giornale dell’architettura” e autore di numerosi saggi, studioso che da anni collabora con il Comune nei progetti sulla Storia urbana, sarà dedicata a “La Città industriale tra patrimonio e testimonianza”. Il suo intervento sarà preceduto dalla presentazione dell’assessore alla Cultura Gianpietro Cavazza e dall’introduzione di Catia Mazzeri, responsabile dell’ufficio Storia urbana.
Il libro, corredato da un ampio apparato di immagini, propone la lettura dei molteplici scambi tra città, lavoro e produzione, alla base della formazione del patrimonio industriale contemporaneo. I 14 saggi scritti da storici della città, dell’architettura, del lavoro e dell’economia, da esperti di politiche pubbliche, economisti e urbanisti (componenti del comitato tecnico scientifico del progetto) sono completati da un atlante con 54 schede di edifici realizzati dagli inizi del secolo scorso ai giorni nostri, rappresentativi dell’evoluzione dell’impresa, del linguaggio architettonico, dell’idea di manifattura e del valore del lavoro. Due più ampie schede sono dedicate “all’invenzione” dei villaggi artigiani di Modena e alla Ferrari di Maranello. Un inserto fotografico, con riprese di cinque giovani artisti, inoltre, contribuisce alla lettura visiva, con il linguaggio dell’immagine, della nostra città industriale contemporanea, legata al sistema dei distretti produttivi: dal Villaggio artigiano di Modena Ovest all’area industriale di Carpi passando per i capannoni di Caprai o la fonderia Ghirlandina a Modena, la Bugatti di Campogalliano o Sapi e Alis a Castelnuovo. Le strette relazioni tra i settori industriali e i diversi territori sono rappresentate nei saggi e nei riferimenti a impianti manifatturieri dei distretti industriali di Carpi e Sassuolo.
“I luoghi del lavoro e della produzione, con le loro architetture, sono tra le componenti visibili della città industriale contemporanea, parti di una storia urbana da conoscere, perché – spiegano i curatori – rispecchiano l’evoluzione e le intense relazioni tra assetti urbani e territoriali, strutture economiche e sociali, sistemi produttivi e di impresa. Come altre parti della città essi sono oggetto di continua trasformazione, e il riuso di aree e complessi dismessi è oggi occasione di modifica e di rigenerazione consapevole dello spazio urbano, che implica una coerente strumentazione culturale e progettuale. Non si tratta solo di restituire il profilo storico di luoghi della memoria, che hanno caratterizzato Modena ‘città del lavoro’, ma di pensare – aggiungono – alla città come spazio vitale e dinamico, che non si perde nel percorso verso il futuro. Le schede raccontano infatti anche dei progetti di recupero e riuso di numerosi edifici non più destinati alla produzione”.
Il volume, curato anche da Vanni Bulgarelli (consigliere direttivo dell’Ibc), mentre Matteo Sintini (storico dell’architettura, docente all’Università di Bologna) ha curato la sezione dell’Atlante, completa il progetto di studi, ricerche e iniziative culturali sulla città contemporanea e le sue trasformazioni, dal secolo scorso ai giorni nostri, sviluppato dal Comune di Modena, con la collaborazione dell’Ordine degli Architetti di Modena e dell’Istituto per i Beni Artistici Culturali e Naturali della Regione Emilia-Romagna, del Consorzio attività produttive aree e servizi, e con il sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio di Modena. Oltre che nelle librerie, il volume sarà in vendita in occasione della presentazione, dove è possibile ottenere anche un attestato di partecipazione. Per gli architetti sono previsti due crediti formativi. Per informazioni: Ufficio Ricerche Storia urbana www.cittasostenibile.it; citta.sostenibili@comune.modena.it.