Modena

Modena: Iscrizioni scuole, dirigenti impegnati a risolvere criticità

Ai ragazzi esclusi saranno proposte le scuole con disponibilità di posti territorialmente più vicine. Incontro tra assessore, direzioni dei Comprensivi e Ufficio regionale

MODENA – Le iscrizioni alle classi prime delle scuole secondarie di primo grado statali a Modena hanno riguardato 1587 ragazzi nati nel 2006, di cui 1499 provenienti dalle scuole primarie pubbliche e 88 dalle paritarie.

Nella stragrande maggioranza dei casi i ragazzi sono stati accolti nella scuola appartenente al Comprensivo frequentato o che le famiglie hanno indicato come prima scelta al momento dell’iscrizione. C’è poi un contenuto numero di ragazzi rimasti esclusi dalle scuole scelte dalle famiglie: sull’analisi e la valutazione di questi casi si è concentrata l’attenzione dei dirigenti scolastici degli Istituti comprensivi riuniti nella mattinata di oggi mercoledì 22 febbraio negli uffici dell’assessorato alla Scuola del Comune di Modena, durante un lungo incontro a cui ha partecipato anche la dirigente dell’Ufficio Scolastico Regionale.

L’incontro è stato convocato d’urgenza nei giorni scorsi dall’assessore Gianpietro Cavazza per fare il punto sulle criticità segnalate da alcune famiglie. “Dal confronto con i dirigenti sono emerse parecchie disponibilità e abbiamo avuto rassicurazioni che nelle prossime ore le segreterie delle scuole contatteranno le famiglie proponendo loro la scuola con disponibilità di posti territorialmente più vicina”.

“Le iscrizioni restano di competenza delle singole autonomie scolastiche – precisa l’assessore – e le famiglie esercitano legittimamente il loro diritto di scelta, infatti per quanto la programmazione scolastica sia corretta, un elevato numero di famiglie chiede di spostarsi da una scuola all’altra per i più diversi motivi. Le ricadute però, sia in termini di qualità ed equilibrio del sistema dell’offerta scolastica, che di traffico e mobilità, sono tali da riguardare tutta la comunità. Per rendere il sistema di accesso alle scuole più trasparente e garantire un’equa distribuzione degli alunni, abbiamo concordato un Regolamento che fissa i principi prioritari delle iscrizioni (appartenenza all’Istituto comprensivo e territorialità) e che tutti i dirigenti scolastici si sono impegnati ad adottare. Per la prima volta sono stati stabiliti in modo trasparente i criteri di iscrizione, laddove prima regnava la più completa discrezionalità”.

L’aver frequentato la primaria nello stesso Comprensivo è il criterio prioritario che garantisce l’accesso alla scuola, come stabilisce una circolare ministeriale al fine di garantire verticalità e continuità didattica, pertanto tutti i bambini che ne hanno fatto richiesta sono stati ammessi nelle scuole del Comprensivo frequentato.

Le esclusioni dalla scuola scelta hanno invece riguardato in particolare una ventina di famiglie richiedenti la media Mattarella provenienti da scuole paritarie o da altri Comprensivi. Essendo i posti delle Mattarella esauriti dai bambini di quel Comprensivo, a quelle famiglie sarà offerto un posto nella scuola con disponibilità territorialmente più vicina, come ad esempio le Carducci.

Stesso problema si è presentato alle San Carlo dove, per altro, sono state accolte tutte le iscrizioni dei richiedenti che ne avevano diritto per appartenenza al Comprensivo, oltre che per territorialità o per la presenza di fratelli o sorelle già frequentanti. La cinquantina di domande eccedenti proveniva da famiglie prive dei requisiti, pertanto a costoro saranno proposte scuole territorialmente vicine, come le Paoli. Sul tavolo di discussione ci sono anche altri casi che saranno oggetto di specifici approfondimenti.

“Le criticità riscontrate – aggiunge Cavazza – ci confermano, se mai fosse necessario, che le iscrizioni non possono essere affidate ad un automatismo ma, devono essere frutto di un costante confronto tra le dirigenze scolastiche. Questa esperienza ci aiuterà a mettere ulteriormente a punto un meccanismo per ridurre le discrezionalità affinché il Regolamento venga applicato in modo ancora più efficace ed equo”.

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Pubblicato da
Roberto Di Biase

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