La Polizia locale ha individuato grazie alle telecamere di video-sorveglianza l’automobilista 35enne che ha urtato un 41enne, rimasto lievemente ferito, sul cavalcavia Mazzoni
MODENA – Ha investito un ciclista con la sua auto, ma, anziché fermarsi, si è allontanato. Sono bastate però pochissime ore alla Polizia locale di Modena per rintracciare, grazie anche alle immagini delle telecamere di video-sorveglianza comunali, il 35enne alla guida del veicolo coinvolto nel sinistro, avvenuto intorno alle 17.30 di mercoledì 19 maggio sul cavalcavia Mazzoni: l’uomo sarà accusato di omissione di soccorso, mentre il 41enne urtato e terminato a terra è rimasto lievemente ferito.
Come ricostruito dall’Infortunistica, l’Opel Corsa condotta dall’automobilista, un 35enne marocchino che vive in un comune della provincia, ha urtato il 41enne, originario del Ghana e residente in città, con la fiancata destra dell’auto mentre entrambi si trovavano all’altezza della sommità del cavalcavia; l’Opel ha poi proseguito la marcia in direzione di viale Gramsci. Sul posto sono intervenute quindi le pattuglie del Comando di via Galilei, che hanno avviato i rilievi sull’accaduto, mentre il 41enne è stato accompagnato al pronto soccorso dell’ospedale di Baggiovara da un’ambulanza del 118, allertato da alcuni cittadini che hanno assistito alla scena, fornendo anche una testimonianza alla Polizia locale.
Gli accertamenti sono stati sviluppati col supporto delle immagini della video-sorveglianza, che hanno ripreso la targa dell’auto in marcia, permettendo agli operatori di individuarne il proprietario, che però aveva affidato il veicolo a un’altra persona, il 35enne appunto. Dopo essere stato contattato, l’uomo si è portato negli uffici della Polizia locale, ammettendo le sue responsabilità.
Al conducente sarà contestata la violazione penale dell’articolo 189 del Codice della strada che, in caso di investimento con lesioni personali alla controparte, prescrive l’obbligo di fermarsi e di prestare assistenza alle persone ferite, punendo l’omissione di soccorso. Se dovesse essere riconosciuto responsabile dall’autorità giudiziaria, competente per questa ipotesi di reato, rischia fino a tre anni di reclusione; nei suoi confronti potrebbe essere applicata anche la sospensione della patente per un periodo che può arrivare a cinque anni.
Inoltre, il 35enne sarà sanzionato pure per la violazione amministrativa dell’articolo 141 del Codice: secondo la normativa, infatti, il conducente deve sempre conservare il controllo del veicolo ed essere in grado di compiere tutte le manovre necessarie in condizione di sicurezza, specialmente l’arresto tempestivo del mezzo entro i limiti del suo campo di visibilità e davanti a qualsiasi ostacolo prevedibile. Il verbale ammonta a 56 euro.