MODENA – A conclusione di una prolungata attività investigativa i finanzieri della Tenenza di Vignola sono riusciti ad individuare un dirigente medico, in servizio presso un ospedale della provincia, risultato assenteista dal luogo di lavoro. Le investigazioni, coordinate dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Modena, nella persona del Sostituto Procuratore, dr.ssa Maria Angela Sighicelli, anche attraverso una continua attività di pedinamento e di osservazione, hanno consentito di far emergere una realtà nei fatti diversa da quella che dal punto di vista cartolare il medico aveva prodotto all’Azienda Sanitaria di appartenenza al fine di vedersi corrispondere importi indebiti perché originati da pubblica attività lavorativa mai prestata.
Fin dalle prime fasi delle indagini sono apparsi anomali i movimenti giornalieri del medico che, sistematicamente, nelle ore antimeridiane, lasciava l’ospedale per recarsi all’indirizzo della propria abitazione modenese, per poi far ritorno sul luogo di lavoro solo il giorno successivo. In particolare, agli atti sono stati documentati gli spostamenti dell’interessato che, ignaro di essere osservato, dopo il passaggio a casa, si recava a fare la spesa, oppure presso un esercizio commerciale gestito da un familiare o ancora in visita all’anziano genitore.
L’analisi delle evidenze probatorie acquisite, confrontate con la documentazione amministrativa acquisita presso la Direzione Generale dell’AUSL di Modena, che ha sempre assicurato una costante e fattiva collaborazione, ha consentito di ricostruire compiutamente i termini dell’intera vicenda. Nel corso dell’attività investigativa, la Guardia di Finanza vignolese ha accertato che le illegittime condotte assenteiste del medico perduravano già da alcuni anni, nel corso dei quali la regolare presenza sul posto di lavoro, con riguardo agli orari di servizio prestati, è stata riscontrata solo per una volta alla settimana. Nelle altre giornate lavorative, invece, il medico ha riportato orari di lavoro non corrispondenti a quelli effettivamente prestati, utilizzando, alternativamente, il marcatempo di un’altra struttura ospedaliera di Modena presso la quale l’interessato svolgeva attività libero professionale intramoenia, oppure il portale web aziendale implementato con orari di lavoro mai prestati.
Al termine delle indagini, il medico assenteista è stato denunziato per truffa aggravata e false attestazioni ai danni dello Stato per aver indebitamente percepito, al netto delle imposte, maggiori somme quantificate in circa € 40.000,00 per le quali è già stato eseguito il provvedimento di sequestro per equivalente disposto dalla competente Autorità Giudiziaria. Le condotte contestate, inoltre, sono state segnalate alla competente Corte dei Conti per le valutazioni attinenti al danno erariale emergente dalle illecite condotte poste in essere dal pubblico dipendente.
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