Il sindaco Muzzarelli al taglio del nastro dopo la riqualificazione: “Modena sta diventando più bella”. Parcheggi per residenti: assemblea pubblica il 24 novembre
MODENA – “La Modena che sa guardare al suo futuro è questa, quella che vediamo in questa nuova piazza: una città che sa cambiare diventando più bella e migliore, più accogliente per i suoi abitanti, più attraente per i visitatori e i turisti, capace di cambiare abitudini superate dalla cultura e dai tempi”. Lo ha affermato il sindaco di Modena Gian Carlo Muzzarelli in occasione del taglio del nastro di piazza Roma dopo i lavori di riqualificazione iniziati lo scorso anno. La cerimonia è stata preceduta da un momento di ricordo delle vittime degli attentati di Parigi di venerdì 13 novembre, accompagnato da un minuto di silenzio.
Muzzarelli ha preso la parola dopo la benedizione del vescovo Erio Castellucci, il taglio del nastro, l’alzabandiera, sulle note dell’Inno di Mameli suonato dalla Banda comunale “Ferri” con il reggimento dell’Accademia militare schierato in piazza, e gli interventi dell’assessore Gabriele Giacobazzi, che ha illustrato le caratteristiche del progetto, e del suo predecessore Giorgio Pighi. L’ex sindaco ha sottolineato la difficoltà di fare sintesi “tra la cultura ricca dei nostri territori e il progresso, altrettanto ricco, al quale ci chiamano le esigenze delle future generazioni. Ringrazio la nuova Giunta per aver portato a termine questo progetto in cui si evidenzia la riuscita di questa idea di città intesa come comunità e vivere insieme. In questa Piazza Roma rinnovata – ha concluso – la storia di Modena, con i suoi vitali elementi di valore, e la cultura dell’innovazione, della tecnologia e del futuro, riescono a trovare una nuova e splendida sintesi”.
Nel ringraziare Giacobazzi, Pighi e tutti coloro che hanno collaborato ai lavori, Muzzarelli ha ricordato come non si siano “fatti spaventare dai tanti che in questa città hanno paura di ogni cambiamento” e grazie al loro coraggio e alla loro lungimiranza “oggi è possibile riconsegnare ai modenesi questo luogo nel pieno del suo splendore”, una piazza liberata dalle auto dove ora risalta in tutta la sua imponenza Palazzo Ducale, una piazza diventata “luogo d’incontro e di passeggio”, che “dovremo animare con fantasia e continuità, insieme al Quartiere, agli operatori economici, ai volontari e alle associazioni”.
Il sindaco ha poi sottolineato la necessità di far sentire i cittadini sicuri, in questo come negli altri luoghi della città, e l’esigenza di affrontare la questione dei parcheggi per i residenti “nella prossima assemblea pubblica, il 24 novembre nella sede delle ex Poste, ascoltando tutti”.
Nell’indicare l’obiettivo di guardare avanti (“Modena non si governa con carte bollate e tribunali, non può essere imbalsamata, ostaggio di pochi con la testa rivolta all’indietro”) ritrovando la “fiducia e l’orgoglio del fare”, Muzzarelli ha ricordato la conclusione dei lavori al San Paolo, all’ex Poste e la riqualificazione di corso Duomo, ha annunciato che a breve saranno appaltati i lavori per il recupero dell’istituto Sigonio e che si sta riordinando il progetto dell’Amcm (“contiamo di partire presto coi primi interventi sostenuti con fondi europei”), mentre per il Sant’Agostino ha ribadito: “Lo recupereremo e lo innoveremo nel quadro del disegno più generale del polo della cultura Estense proposto dal ministro Franceschini e della ricollocazione funzionale delle principali istituzioni culturali della città dedite alle arti figurative e alle attività espositive”. Per poi concludere: “Ieri non può essere sempre meglio di domani, altrimenti il mondo muore. Facciamo vincere la città che accetta le sfide e crede in se stessa. Avanti, Modena!”.
Il presidente della Regione Stefano Bonaccini ha concluso gli interventi delle autorità evidenziando che “a ogni cambiamento vi sono sempre resistenze, ma è compito delle Amministrazioni lavorare per abbellire i centri storici. Modena è una bellissima città –
– e Piazza Roma, insieme ad altri luoghi, sarà una nuova cartolina per attrarre visitatori. I dati dimostrano che in Emilia-Romagna, patria dell’agroalimentare, si registra un aumento di turisti su cui dobbiamo puntare”.