Modena: Giorgio Preti, in mostra incubi e sogni della provincia

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Inaugurazione sabato 3 dicembre alle 17 ai Musei civici, Palazzo dei Musei

giorgio-preti-limite-destate-1960-collezione-privataMODENA – Inaugura sabato 3 dicembre alle 17, al Museo civico d’arte di Modena al terzo piano di Palazzo dei Musei in largo Sant’Agostino, la mostra “Incubi e sogni di provincia. Giorgio Preti e le arti tra Modena e Reggio Emilia negli anni del miracolo economico”, a cura di Stefano Bulgarelli, Francesca Piccinini e Luciano Rivi, realizzata in collaborazione con la Galleria civica di Modena e i Musei civici di Reggio Emilia. L’esposizione è stata presentata in anteprima alla stampa questa mattina, giovedì 1 dicembre, da Gianpietro Cavazza, assessore alla Cultura, dalla curatrice Cristina Stefani e dal co-curatore Stefano Bulgarelli, da Gabriella Roganti, della Galleria civica di Modena e da Paola e Guido Preti, fratelli dell’artista, che hanno donato lo studio di Giorgio Preti al Museo civico d’Arte.

giorgio-preti-volto-caricaturale-1960-ca-modena-musei-civici-fondo-pretiLa mostra, visitabile gratuitamente fino al 25 aprile 2017, ha origine dalla donazione ai Musei civici di Modena, nel 2015, dello studio del promettente artista modenese Giorgio Preti (1940-1961) con gli arredi originali, dipinti, disegni, cataloghi di mostre, libri e riviste. Lo studio, che era nell’altana dell’abitazione di famiglia in via Sabbatini, era conservato nell’assetto originario, inalterato dalla morte prematura dell’artista in seguito a un incidente stradale. Questo ha offerto la possibilità per rileggere gli anni Cinquanta e i primi Sessanta con i diversi fenomeni culturali e storici, indici di una stagione segnata da forti cambiamenti e dalla nascita di una nuova identità giovanile. Attraverso la ricostruzione dello studio dell’artista grazie alla documentazione fotografica, e a più di 150 opere in mostra fra dipinti, disegni, progetti e oggetti di design, il percorso espositivo diventa un viaggio tra gli “incubi” e i “sogni” della neonata società dei consumi, attraversata sia dalle speranze di successo economico-sociale, sia da più sottese ma ugualmente diffuse inquietudini esistenziali. Spetta principalmente alle arti visive dell’ultima stagione Informale restituirne l’immagine, prima dell’affermazione della Pop Art e delle neoavanguardie, fino al ritorno a una “nuova figurazione”.

mostra-incubi-e-sogni-giorgio-preti-011216-001Le opere esposte, in un percorso suddiviso in quattro sezioni, provengono dalle raccolte del Museo civico d’Arte di Modena, della Galleria civica di Modena, dei Musei civici di Reggio Emilia, da collezioni private e da enti pubblici tra cui: Provincia di Modena, MAMBo – Museo d’Arte Moderna di Bologna, Galleria regionale Luigi Spazzapan di Gradisca d’Isonzo, Biblioteca Panizzi di Reggio Emilia e Fondazione Piero Ruggeri di Torino.

Completa la mostra il catalogo di 240 pagine (costo 20 euro), ricco di immagini e studi sugli intrecci culturali del periodo fra arte, cinema, letteratura, architettura, musica, politica, costume e società. Ai saggi dei curatori si aggiungono quelli di Alberto Bertoni, Mario Bertoni, Alessandro Gazzotti, Giulio Vannini, Alberto Molinari, Lucio Fontana, Catia Mazzeri e Alberto Morsiani.

La mostra “Incubi e sogni di provincia. Giorgio Preti e le arti tra Modena e Reggio Emilia negli anni del miracolo economico” è visitabile gratuitamente ai Musei civici di Palazzo dei Musei in largo Sant’Agostino a Modena, da martedì a venerdì dalle 9 alle 12; sabato, domenica e festivi dalle 10 alle 13 e dalle 16 alle 19. Chiuso nei lunedì non festivi. Durante le festività natalizie sarà aperta sabato 24 e 31 dicembre in orario festivo (10-13 e 16-19); domenica 25 dicembre e 1 gennaio dalle 16 alle 19; lunedì 26 dicembre e venerdì 6 gennaio 10 – 13 e 16 – 19.

Informazioni al tel. 059 2033100; online (www.museicicvici.modena.it).