MODENA – È il modenese Franco Vaccari, artista e intellettuale autore di importanti contributi teorici sul tema della fotografia, il protagonista del terzo appuntamento al Planetario di via Jacopo Barozzi a Modena con la rassegna “Oltre l’immagine. Incontri fotografici d’autore” a cura del Fotoclub “Colibrì B.F.I.” di Modena con patrocinio del Comune e riconoscimento della Fiaf (Federazione italiana associazioni fotografiche). L’appuntamento di mercoledì 18 novembre alle 21, come sempre a ingresso libero, vedrà Franco Vaccari dialogare con Luca Panaro sul tema “La fotografia come deposito di senso”.
L’organizzazione dell’incontro è a cura di Intercircolo Project, progetto che unisce quattro circoli fotografici: Fotoclub Colibrì BFI (Modena), Circolo Fotografico Modenese BFI, GFT Il Torrione (Casalgrande) e il Circolo Fotografico Bazzanese.
Franco Vaccari nasce nel 1936 a Modena, dove vive e lavora. Esordisce in campo artistico come poeta visivo. Sin dall’inizio, Vaccari non usa la fotografia per produrre immagini mimetiche o analogiche, ma come impronta di una presenza, come segnale, come traccia fisica. Emblematica, a questo proposito, rimane la sua partecipazione alla Biennale del 1972 con “Lascia una traccia fotografica del tuo passaggio”. Seguiranno altre esposizioni ancora alla Biennale, alla Galleria civica d’arte moderna di Torino alla Triennale di Milano e all’estero: Vienna, New York, Varsavia, Praga. La collocazione del suo lavoro artistico risulta tangente a diverse aree, ma quella che forse ne esprime meglio il senso è il “realismo concettuale”. Vaccari ha sempre accompagnato l’attività artistica con la riflessione teorica pubblicando tra l’altro: “Duchamp e l’occultamento del lavoro” (1978) e “Fotografia e inconscio tecnologico” (1979), quest’ultimo considerato “il più importante contributo italiano all’attuale dibattito sulla fotografia” (A. Colombo, “Panorama”, 24 ottobre 1983) e “Duchamp messo a nudo – Dai ready-made alla finanza creativa” (2010). A tuttoggi ha realizzato 38 “esposizioni in tempo reale”, una quindicina di video presentati nel 2003 al Festival del Cinema di Locarno e 25 “libri d’artista”. Oltre a quella del 1972, ha partecipato alle Biennali di Venezia del 1980 e ancora del 1993, sempre con sale personali. Nel 2010 è stato invitato alla Biennale di Gwangju in Corea, considerata la più importante Biennale dell’Estremo Oriente.
L’ultimo appuntamento di “Oltre l’immagine” al Planetario “Martino” si svolge mercoledì 25 novembre alle 21. A chiudere la rassegna sarà un appuntamento dedicato all’astrofotografia con Pierluigi Giacobazzi, presidente della associazione culturale “J.W. Draper”. Il tema è “La fotografia della volta celeste come strumento di divulgazione scientifica”. Sarà proposta ai partecipanti una avvincente serie di foto alla riscoperta delle meraviglie della volta celeste, nel segno di una convinzione dell’autore e cioè che “l’osservazione e la fotografia del cielo debbono essere considerate una delle esperienze più sublimi che l’uomo possa compiere”.
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