Dal convegno sulle origini della giornata dell’8 marzo al tradizionale spettacolo teatrale quest’anno dedicato al lavoro femminile. Ma anche mostre, corsi e seminari
MODENA – Si intitola “Vogliamo le donne a lavorare!”, cronaca semiseria di un “assalto”, il tradizionale, e attesissimo, spettacolo che mercoledì 8 marzo al teatro Storchi celebra anche a Modena la Giornata internazionale della donna. Ma le iniziative cittadine che invitano a riflettere sui passi compiuti finora nel cammino per la parità e sulle discriminazioni di genere, e le violenze, che ancora esistono, si sviluppano per tutto il mese di marzo tra mostre, convegni, seminari e lezioni. Il programma completo degli appuntamenti legati alla festa della donna si può scaricare dal sito www.comune.modena.it/pariopportunita.
Il calendario, promosso dal Comune di Modena in collaborazione con il Tavolo comunale delle associazioni per le pari opportunità e la non discriminazione e la Fondazione Emilia Romagna Teatro, è stato presentato lunedì 27 marzo, in Municipio, con una conferenza stampa alla quale hanno partecipato l’assessore alle Pari opportunità Andrea Bosi; Vittorina Maestroni, presidente del Centro documentazione donna; Raffaella Pinto, dell’Associazione Differenza maternità; Luigi Pedroni di Ert.
Il programma si apre giovedì 2 marzo con un incontro alla Tenda, promosso dalle organizzazioni sindacali, dedicato alle origini della giornata dell’8 marzo e alle lotte delle donne per il lavoro. Sarà presentato il libro “Camicette bianche” che ricostruisce la storia delle donne che lavoravano e morirono alla Triangle Waist Company a New York, andata a fuoco il 25 marzo 1911. L’autrice, Ester Rizzo, sarà presente all’incontro. Sul tema del lavoro sono anche i convegni “Eguaglianza vs discriminazioni di genere”, previsto per martedì 7 marzo nell’aula convegni del dipartimento di Giurisprudenza, e “Donne, lavoro e libere professioni” in programma il 16 marzo a Palazzo Carandini.
Sabato 4 marzo, a Palazzo dei Musei, prende il via “Bosnia express”, percorso di approfondimento, curato dal giornalista Luca Leone, della guerra in Bosnia-Erzegovina dal punto di vista delle conseguenze sulle donne, dagli stupri etnici al ruolo delle donne nella ricostruzione (quest’ultimo tema previsto per il 18 marzo in Galleria Europa). Venerdì 17 marzo, con Cecile Kyenge, a Palazzo dei musei si affronterà invece il tema dei matrimoni combinati e forzati mentre lunedì 6 marzo il giornalista del Corriere della Sera Aldo Cazzullo racconterà la sua “Italia delle donne”.
I Musei civici propongono la mostra “Il corpo disUmano” nella quale, da sabato 4 marzo a domenica 2 aprile, sono esposte le opere donate al museo dalle artiste Andreina Bertelli, Giovanna Gentilini, Nicoletta Moncalieri e Alberta Pellacani: un viaggio nel terreno della conflittualità che prova a dare un nome al disagio, alla sofferenza e al dolore di cui il corpo è luogo nel quale le immagini si intrecciano alle parole delle poetesse Lisetta Serra, Clarisssa Pinkola, Anna Cascella Luciani e Isabella Scalfaro.
A completare il calendario la “Settimana del rosa digitale”, sette incontri per avvicinarsi all’informatica, promossi da CoderDojo, pensati per le ragazze più giovani e le donne più anziane (per informazioni: www.makeitmodena.it).
Tra le iniziative non manca lo sport con “Donne in corsa. Una corsa per le donne”, la gara, giunta alla 6ª edizione, aperta a tutte le modenesi, competitiva per le atlete e camminata non competitiva per chi è meno allenata, in programma mercoledì 8 marzo dalle 19 con partenza da piazza Roma. La corsa è promossa da Uisp, in collaborazione con la Fondazione Cassa di risparmio di Modena e con il patrocinio del Comune di Modena e del Coni.