Già colpito dal provvedimento è stato di nuovo sorpreso dalla Municipale bivaccare nello stesso luogo, ma ha opposto resistenza ed è stato arrestato anche per lesioni
MODENA – Non ne voleva proprio sapere di andarsene da Modena come ordinato dall’autorità pubblica; ora deciderà il magistrato se trasformare il suo illecito soggiorno spontaneo in città in detenzione obbligata al carcere di Sant’Anna.
Lui è uno straniero 22enne della Nigeria, F.N. le iniziali, sorpreso dalla Polizia municipale una prima volta nella giornata di martedì 29 agosto bivaccare su un terrazzo del complesso R-Nord, mentre insieme a un connazionale dormivano su un improvvisato giaciglio di cartoni, impedendo il passaggio e la libera fruizione del luogo.
Per lui e il compagno sono quindi scattati sanzione e provvedimento di allontanamento per 48 ore come previsto dalle nuove norme introdotte nel Regolamento di Polizia Urbana.
Durante il controllo del territorio del giorno successivo, mercoledì 30 agosto, i due sono stati però nuovamente sorpresi nel loro giaciglio abusivo, stesso orario, verso le otto del mattino, stesso luogo.
Diversi invece gli agenti della Municipale impegnati nel controllo e il provvedimento di allontanamento che si preparavano a contestare (se reiterato il provvedimento prevede una sanzione triplicata e la denuncia penale).
Uno dei due stranieri ha fatto in tempo a darsi alla fuga, mentre F.N. è stato bloccato dagli operatori della Municipale che, cercando di divincolarsi, ha colpito procurando ai due agenti lesioni guaribili rispettivamente in tre e cinque giorni.
Inutile però il tentativo di fuga, il giovane nigeriano è stato arrestato per resistenza e lesioni e portato al Comando di via Galilei.
Da ulteriori accertamenti sono emersi altri provvedimenti emessi contro di lui da diverse autorità pubbliche, che ne vietano la permanenza a Modena.
L’uomo infatti era già colpito da un provvedimento di allontanamento per tre anni emesso dalla Questura a luglio e la Procura, in seguito all’arresto per spaccio, ha emesso contro di lui una misura cautelare di divieto di dimora su tutto il territorio provinciale.
Venerdì 1 settembre il ‘recidivo’ verrà processato per direttissima e sarà l’Autorità giudiziaria a decidere quale misura prendere nei suoi confronti.