Sabato 14 dicembre alle 18 ai Musei civici di Palazzo dei Musei in largo Sant’Agostino inaugura la nuova mostra “Mezzo secolo nell’arte. Opere dalla raccolta Giorgio Giusti”
MODENA – Inaugura sabato 14 dicembre alle 18 ai Musei civici di Modena, al terzo piano di Palazzo dei Musei in largo Sant’Agostino, la mostra “Mezzo secolo nell’arte. Opere dalla raccolta Giorgio Giusti”, a cura di Francesca Piccinini e Luciano Rivi. All’inaugurazione parteciperà lo storico e critico d’arte di fama internazionale Arturo Carlo Quintavalle.
L’esposizione propone una selezione di opere dalla Raccolta di Giorgio Giusti, collezionista modenese attento alle manifestazioni della contemporaneità, lungo un percorso di vita e cultura che dura da oltre cinquant’anni. Il progetto prende avvio dalla sua donazione ai Musei di 13 opere di artisti contemporanei della raccolta, mentre altre 33 sono accolte in forma di comodato gratuito. Tutte sono esposte insieme con una selezione di altre opere tra quelle conservate dal collezionista.
La mostra è stata presenta in anteprima venerdì 13 dicembre ai Musei civici da Andrea Bortolamasi, assessore alla Cultura, Francesca Piccinini, direttrice dei Musei Civici, e da Giorgio Giusti, collezionista e donatore.
La mostra si propone di offrire ai visitatori un percorso dagli anni Cinquanta a oggi: partendo dagli esempi dell’Astrattismo, passando per le esperienze sperimentali degli anni Sessanta, e lungo il periodo di ritorno alla figurazione dei decenni successivi, si arriva a esempi del panorama degli ultimi decenni. Tra gli artisti esposti: Balestrini Perilli, Turcato, Schifano, Crippa, Vautier, Beuys, Wilson, Manzoni, Pascali, Rotella, Paladino, Cucchi, Anastasi, Franco Vaccari, Franco Guerzoni, Wainer Vaccari.
Il collezionista spiega in catalogo come, nel corso degli anni, non si sia sentito attratto da singole correnti artistiche. In modo volutamente “disordinato”, con l’idea di rompere e superare i troppi steccati che irrigidiscono il campo della critica d’arte, ha inseguito la sua passione intrecciando interessi differenti, scegliendo le opere ora in riferimento alla dimensione del viaggio, a lui cara, ora a quella della contemporaneità o, ancora, ad aspetti di vita quotidiana. La raccolta di opere d’arte si intreccia nel percorso di Giorgio Giusti con la frequentazione di artisti. La sua vicenda si inserisce all’interno di un contesto non solo modenese, ma che a Modena ha trovato stimoli significativi: dalla storica esposizione “Critica 70”, promossa ormai cinquant’anni fa dalla Galleria civica, alla frequentazione dell’amico Emilio Mazzoli, gallerista di orizzonte internazionale.
In mostra saranno esposti libri (anch’essi parte della donazione) che segnano il percorso degli artisti, a supporto del pensiero che sottende ogni progetto artistico, e come ulteriore segno dei rapporti personali e culturali del periodo.
I Musei civici di Modena proseguono così, con una mostra dedicata al collezionismo contemporaneo, la loro attività espositiva sull’arte dal secondo dopoguerra a oggi, con una apertura al privato nell’auspicio di ulteriori analoghe esperienze.
Accompagna la mostra un catalogo (Corsiero Editore) curato da Luciano Rivi e Cristina Stefani con contributi di Arturo Carlo Quintavalle, Emilio Mazzoli, Elena Ferrari, Giorgio Giusti, Luciano Rivi e Francesca Mora. Il catalogo ha un prezzo di copertina di euro 25 ma è venduto in mostra al prezzo speciale di 20 euro.
La mostra è visitabile gratuitamente fino al 16 febbraio 2020, da martedì a venerdì 9 – 12; sabato, domenica e festivi 10 – 13 e 16 – 19: chiusa i lunedì non festivi e le mattine del 25 dicembre e del 1 gennaio, giorni in cui sarà aperta dalle 16 alle 19, mentre martedì 24 e 31 dicembre aprirà solo al mattino dalle 10 alle 13.
Informazioni online (www.museicivici.modena.it).