Modena, “Dai nonni volontari un esempio per i nostri giovani”

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nonni volontari in municipio a ModenaGli auguri del sindaco Muzzarelli e degli assessori Cavazza e Urbelli agli anziani prestano volontariato nelle scuole. Una quarantina quelli ricevuti in Municipio

MODENA – Dall’orto alla classe dove grazie alla loro memoria, unita a un’inesauribile energia, prendono vita la storia e le tradizioni locali attraverso i racconti del lavoro delle mondine nelle risaie, le “zirudelle” in versi o i giocattoli costruiti in cortile con i materiali di scarto. A scuola la campanella suona anche per loro.

Sono gli oltre cinquanta nonni volontari che, tramite le associazioni a cui appartengono o l’impegno individuale, in quest’anno scolastico si recheranno in una novantina di classi di ogni ordine e grado coinvolgendo circa 2000 studenti di età molto diverse: dalla scuola d’infanzia sino alle superiori. Un’attività che si ripete da anni nell’ambito degli itinerari didattici Scuola-Città, le proposte didattiche per le scuole a cura del Centro Memo del Comune di Modena.

Oltre una quarantina i nonni volontari che nel pomeriggio di mercoledì 16 dicembre hanno incontrato in Municipio il sindaco di Modena Gian Carlo Muzzarelli, il vicesindaco assessore a Cultura e Scuola Gianpietro Cavazza e l’assessore al Welfare e Coesione sociale Giuliana Urbelli, che in occasione delle festività natalizie hanno voluto porgere loro un augurio e un ringraziamento particolare prima di omaggiare tutti i volontari con una stampa di Modena.

“Il vostro impegno – ha affermato il sindaco Muzzarelli – è estremamente importante perché stare vicino ai nostri giovani, come fate voi, significa pensare al futuro ed è la dimostrazione che la nostra comunità è in movimento, a partire da voi che non mollate e continuate riallacciare i fili tra passato e presente”. “Il modo stesso in cui entrate nelle aule scolastiche – ha aggiunto Cavazza – mettendovi gratuitamente al servizio è un esempio estremamente formativo per i ragazzi. La scuola questo deve essere, un luogo di confronto e di scambio, libero dalle strumentalizzazioni e rispettoso di tutti”. Sul valore dell’impegno volontario e sull’importanza di testimoniarlo alle giovani generazioni ha infine insistito anche l’assessora Urbelli che ha sottolineato come il volontariato faccia bene a chi lo riceve ma anche a chi lo fa.

All’incontro erano presenti volontari del Coro delle mondine di Nonantola, dell’associazione L’incontro, Clessidra, dell’Ancescao che gestisce gli Orti per anziani dove gli alunni imparano a conoscere la stagionalità di quanto mangiano e i processi di coltivazione e della Libera Università dell’autobiografia che nelle classi porta un percorso dedicato alle storie personali in un rapporto di reciprocità tra generazioni e secoli diversi.

I tanti itinerari proposti ogni anno alle scuole, con percorsi trasversali tra gli assessorati alla Scuola, al Welfare e le associazioni, si muovono infatti su due filoni: uno legato al percorso scientifico, l’altro storico, sociale. È in questo modo che i bimbi assaporano il ruolo dei cantastorie esattamente come accadeva prima che la televisione entrasse in ogni casa, le narrazioni mitologiche o letterarie e la magia delle favole che una volta si raccontavano vicino al focolare domestico, ascoltano la narrazioni della vita nei campi, imparano a costruire aeromodelli e fiori di carta per divertirsi in modo semplice e, i più grandi si raccontano a vicenda le loro storie in un rapporto di reciprocità che attraverso generazioni e secoli diversi.