Nel 2018 bloccate tasse e tariffe. Le delibere accessorie sui tributi discusse insieme alla manovra finanziaria nella seduta di giovedì 22 febbraio, con inizio alle 13
Lo prevedono le cosiddette delibere accessorie al Bilancio 2018-2020 del Comune di Modena che verranno discusse e votate nella seduta di giovedì 22 febbraio, con inizio alle 13, dedicata all’approvazione della manovra finanziaria. Si tratta dei provvedimenti presentati in Aula la scorsa settimana dall’assessore al Bilancio Andrea Bosi e dall’assessore all’Ambiente Giulio Guerzoni e relativi all’Imposta unica comunale (Iuc) 2018 e ai servizi a domanda individuale, così come della delibera sulle entrate previste per il 2018 da cessioni di aree Peep, cioè in diritto di superficie, e da riscatti.
Nel dettaglio, la manovra tributaria 2018 conferma l’applicazione dell’Imu mantenendo ferme le aliquote del 2017 nel quadro delle agevolazioni statali della riduzione del 50 per cento della base imponibile per gli alloggi concessi in comodato gratuito a parenti di primo grado e della riduzione d’imposta al 75 per cento nel caso di contratti a canone concordato. È inoltre confermata l’applicazione della Tasi secondo le modalità già previste lo scorso anno con l’esenzione dell’abitazione principale e degli alloggi ad essa assimilati.
Vengono mantenute l’aliquota Tasi del 2,5 per mille per i fabbricati costruiti e destinati alla vendita dall’impresa costruttrice finché permanga tale destinazione e non siano locati, l’aliquota Imu del 5 per mille e l’aliquota Tasi dello 0,8 per mille per i fabbricati nei quali viene svolta attività didattica paritaria dal proprietario o titolare di diritto reale di godimento sugli stessi con natura di società cooperativa a responsabilità limitata sociale, a mutualità prevalente di diritto, con qualifica di onlus.
Per quanto riguarda i servizi a domanda individuale rispetto ai quali il Comune chiede un contributo all’utente, la percentuale di copertura dei costi complessivi mediante proventi da tariffe, contribuzioni ed entrate a specifica destinazione, si attesta al 57,4 per cento, e in particolare la copertura derivante da proventi tariffari è pari al 41,3 per cento. Si tratta di servizi come, ad esempio, mense e trasporti scolastici, nidi, pre e post scuola, assistenza domiciliare, case albergo comunali, centri residenziali per persone disabili adulte, centri diurni, musei, sale prova.
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