Convenzione tra Servizi territoriali e Centro stranieri da una parte, Centro d’Ascolto diocesano e Caritas parrocchiali dall’altra, per azioni coordinate e integrate
MODENA – Lotta alla povertà e all’esclusione sociale è la priorità condivisa, imprescindibile per il benessere e la coesione della comunità, individuata dal Comune di Modena e dall’Arcidiocesi Modena-Nonantola che per agire in modo coordinato e consolidare reti locali di intervento, collaborano attraverso accordi operativi e protocolli.
Per rafforzare le azioni di contrasto alla povertà, il Comune attraverso il Servizio Sociale Territoriale e il Centro Stranieri, e l’Arcidiocesi, mediante il Centro d’Ascolto diocesano e le Caritas parrocchiali, hanno sottoscritto una convenzione, approvata recentemente dalla Giunta comunale.
Sono oltre 1200 gli utenti dei Servizi sociali del Comune di Modena che nel 2017 hanno beneficiato di aiuti economici, un dato in linea con l’anno precedente. Complessivamente sono stati erogati circa 2 milioni 600 mila euro; circa il 50 per cento dei contributi è stato corrisposto per sostenere i nuclei nel pagamento dell’affitto e per altri bisogni abitativi, oltre che per le utenze. La rimanente spesa è stata destinata a progetti socio assistenziali (rette scolastiche, trasporti, progetti per l’autonomia di persone in situazione di disagio, spese sanitarie) che in molti casi vedono la partecipazione dei servizi sanitari con l’obiettivo di sostenere il nucleo verso forme di maggiore autonomia possibile.
Migliaia di famiglie sono state inoltre raggiunte dagli aiuti forniti dai Centri di ascolto parrocchiali. Il Centro di Ascolto Diocesano nel 2016 e 2017 ha incontrato rispettivamente 1081 e 1056 nuclei familiari e complessivamente la rete dei Centri di Ascolto Parrocchiali ne ha raggiunti altri 2564 offrendo supporto per beni alimentari, distribuzione di vestiario, supporto scolastico per minori, percorsi di alfabetizzazione ai cittadini migranti in alcune realtà parrocchiali.
Sussidiarietà, sostegno alla persona e al suo nucleo familiare in ottica di responsabilizzazione e riattivazione, no profi come fattore di sviluppo del territorio in grado di generare coesione sociale sono i fattori principali della convenzione tra Comune e Arcidiocesi, una collaborazione che si basa sulla necessità di agire in modo integrato.
La “Convenzione per rafforzare le azioni di contrasto alla povertà e di inclusione sociale” definisce obiettivi e funzioni di Caritas diocesana, del Centro d’Ascolto diocesano e l’attività delle parrocchie e, ugualmente, obiettivi e funzioni del Servizio sociale territoriale e del Centro stranieri, oltre che le modalità di coordinamento tra le parti.
Gli obiettivi comuni sono definire le aree di bisogno più problematiche, in base ai dati raccolti, per proporre possibili modalità di intervento; favorire lo scambio di informazioni fra Caritas e servizi comunali; promuovere orientamenti comuni con percorsi di formazione e confronto congiunti; realizzare attività integrate e coordinate; fare progettazioni integrate sui singoli casi.