Quasi raddoppiate fra 2013 e 2016. Modena nel 2017 potrebbe superare il 50 %
MODENA – La ricorrenza dei giorni dedicati alla commemorazione dei morti offre l’occasione anche per analizzare i dati.
E i numeri relativi alle scelte dei cittadini a Modena riguardo ai defunti mostrano con evidenza un trend che vede sempre più scelte le cremazioni rispetto alle sepolture e ai loculi.
I Servizi demografici del Comune nell’anno 2016 hanno registrato in città 2035 deceduti fra i residenti a Modena.
Di questi, il 37,05 per cento, vale a dire 754, è stato seppellito in un cimitero cittadino.
In 310 casi, pari a un 15 per cento circa (tra questi, diversi immigrati), ha optato per sepolture in altre città.
La quota di coloro che hanno scelto come strada di destinazione finale la cremazione è stata pari al 47,7 per cento, cioè 971 casi.
Il crescente andamento delle cremazioni, che nel 2017 raggiungeranno e forse supereranno la metà del totale, è ampiamente confermato dai dati dei servizi di cremazione condotti presso l’impianto di Modena.
Nel 2013 (primo anno completo di funzionamento del forno crematorio modenese) le cremazioni erano state 1.842, mentre nel 2016 hanno raggiunto quota 3.568, e quest’anno probabilmente supereranno quota 4.000.
Il dato del crematorio non va confuso con quello cittadino, in quanto all’impianto di Modena confluiscono anche salme per la cremazione da Carpi (ente partner nella fase di realizzazione impianto) e da tutto il territorio della Provincia.
Viceversa, risultano da diversi anni in calo i funerali tradizionali con inumazioni in loculo o tumulazioni in campo. Dal 2013 al 2016 è stati registrato un calo del 17,5 per cento, pari a 160 unità in meno, passando dai 914 del 2013 ai 754 del 2016.
Il calo dei funerali sia in termini percentuali che assoluti è ormai una tendenza consolidata da anni, nonostante si assista ad un crescente numero di morti tra i residenti, causa il graduale invecchiamento della popolazione che interessa Modena, come tutta la regione Emilia-Romagna.
Così dai 1913 morti dell’anno 2011 siamo passati in cinque anni ai 2035 residenti deceduti nel 2016.