La Polizia locale chiama immediatamente l’Asl che provvede al sequestro di alcune confezioni di prodotti alimentari e alla chiusura dell’attività in via cautelare
MODENA – È stato chiuso in via cautelare l’esercizio di vicinato di viale Crispi, in zona stazione ferroviaria, adibito alla vendita di prodotti alimentari, a causa delle scarse condizioni igieniche riscontrate daella Polizia locale di Modena.
Durante una normale attività di controllo, realizzata in un esercizio comunque spesso al centro di segnalazioni e controlli, nel pomeriggio di martedì 14 luglio gli agenti assegnati alla vigilanza commerciale del Centro storico hanno trovato nei locali di vendita un quadro a dir poco sconfortante. Oltre alla mancanza dei prezzi di numerosi prodotti, all’informazione carente sulle norme di comportamento da tenere in osservanza alle disposizioni anti Covid e alla mancanza del manuale Haccp obbligatorio per tutte le attività del settore alimentare, molti prodotti erano appoggiati al suolo, nei frigoriferi verticali vi erano insetti morti, anche vivi in una confezione sigillata di alimenti e muffa in un’altra.
La pattuglia della Polizia locale ha quindi immediatamente allertato il dipartimento di Igiene pubblica dell’Asl delle condizioni igieniche riscontrate e l’ispezione è proseguita insieme agli operatori Asl che hanno sequestrato due confezioni di alimenti per accertare se la contaminazione fosse avvenuta nello stesso esercizio commerciale o presso il grossista da cui erano state acquistate oppure negli stabilimenti di confezionamento. È stata pertanto disposta la chiusura cautelare dell’esercizio di vicinato fino al ripristino, previa verifica dell’Asl che lo comunicherà alla Polizia locale, delle condizioni igienico sanitarie richieste dalla normativa.
Gli agenti del Comando di via Galilei hanno inoltre immediatamente contestato alla titolare dell’esercizio, che era presente, le violazioni per l’assenza dei prezzi di numerosi prodotti freschi e confezionati con una sanzione amministrativa di oltre 1000 euro e la carente informazione alla clientela sulle norme dettate dall’emergenza sanitaria (il divieto di assembramento, l’obbligo di mascherina e l’igienizzazione delle mani) per un importo di altri 400 euro.
L’attività degli operatori per accertamenti e contestazioni è proseguita fino a tarda sera e nei turni successivi la Polizia locale ha effettuato passaggi in zona per verificare il rispetto della sospensione dell’attività di vendita.