Modena: i cantieri di Porta Nord, si riqualifica la mobilità

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BANDO_PERIFERIE_MO-NORD_porta_nordI lavori al via sono i primi lotti degli interventi previsti nel quartiere con anche l’obiettivo di favorire la “ricucitura” con il centro cittadino

MODENA – Migliorare la mobilità pedonale e ciclabile del quartiere, anche per favorire la ricucitura con il centro cittadino, è uno degli aspetti centrali del “Progetto Periferie. Ri-generazione e innovazione” per l’area nord di Modena. I lavori di riassetto del sistema della mobilità relativi ai primi due lotti, le cui procedure di gara sono state svolte dalla società di trasformazione urbana CambiaMo, riguardano la realizzazione della riqualificazione della piazza di Porta nord (un secondo stralcio riguarderà poi il prolungamento fino a piazza Dante del sottopasso ferroviario, dotandolo anche di tappeti mobili e nuovi montacarichi), mentre il secondo lotto prevede la realizzazione della rotatoria all’incrocio tra le vie Giovanni Pico della Mirandola e Manfredo Fanti e del collegamento tra la rotatoria di Porta Nord e quella su strada Canaletto e viale Finzi. Gli interventi saranno portati avanti in maniera coordinata e avranno una durata di circa 10 mesi.

Il piano della mobilità per il quartiere prevede la realizzazione di altre cinque rotatorie, percorsi ciclopedonali, adeguamento delle aree di sosta per i mezzi pubblici, sistemazione del verde e potenziamento dell’illuminazione pubblica (con attenzione alla sicurezza stradale e alle esigenze della mobilità dolce), oltre alla trasformazione di strada Canaletto in una sorta di boulevard, con ciclopedonali su entrambi i lati e una fascia centrale verde che ospiterà, oltre alle alberature, anche la filovia e una nuova illuminazione stradale.

L’intervento sul piazzale di Porta Nord è realizzato da società cooperativa di lavoro Batea e prevede la trasformazione di una porzione dell’attuale parcheggio in una vera e propria piazza dedicata alla ciclopedonalità e all’interscambio ferro-gomma, vista la presenza anche del trasporto pubblico urbano ed extraurbano. La piazza di Porta nord, quindi, dal sottopasso fino a via Fanti, diventerà il fulcro di diverse tipologie di spostamento, autentico nodo di interscambio tra auto, bici, taxi e bus. Le fermate del trasporto extraurbano verranno riposizionate in un apposito golfo, mentre quella delle linee urbane sarà organizzata su strada. Sia lo sbarco del tappeto mobile che delle fermate del trasporto pubblico saranno coperte da pensilina, potenzialmente continua per l’intero percorso dal sottopasso alla fermata dei bus. Le realizzazioni della pensilina e della pavimentazione a ridosso dell’ingresso del sottopasso ferroviario saranno però oggetto di un intervento successivo che verrà effettuato solo una volta completato l’intervento sul sottopasso.

L’intervento di realizzazione della nuova rotatoria all’incrocio tra le vie Giovanni Pico della Mirandola e Manfredo Fanti, e il collegamento tra la rotatoria di Porta Nord e quella su strada Canaletto e viale Finzi, viene realizzato dall’azienda Frantoio Fondovalle srl. Come avverrà in tutta la viabilità del quartiere, anche su questo tratto sono previsti un percorso ciclopedonale, sistemato il verde e l’illuminazione pubblica.

Nel dettaglio, la piazza sarà interamente raccordata alla strada (con velocità ridotta a 30 chilometri orari) che in quel tratto avrà pavimentazione speciale e rialzo di quota per garantire un adeguato rallentamento dei veicoli in transito e la massima permeabilità pedonale e ciclabile rispetto ai percorsi che si svilupperanno sul lato nord di via Fanti.

Nell’area verranno collocati numerosi servizi dedicati alle biciclette: una Velostazione in sostituzione dell’attuale deposito protetto, con 48 posti bici invece degli attuali 12; otto nuove rastrelliere del C’Entro in bici con un incremento di dotazioni di bici gialle del 50 per cento; 30 nuovi portabici a “P” per assicurare un totale di 60 mezzi. L’area dedicata a parcheggio verrà ridimensionata e concentrata nella porzione ovest, ma la riduzione dei posti auto verrà compensata da quelli recuperati nell’ex area ferroviaria adiacente a via Pico della Mirandola, ultimo tratto del vecchio raccordo ferroviario in corso di cessione al Comune da parte del gruppo Ferrovie dello Stato