La testimonianza delle famiglie, di Gias giovane richiedente asilo e dei nuovi amici italiani dei ragazzi accolti. Martedì 28 marzo alla Parrocchia BVA di via Rangoni
MODENA – “Samim ha portato nella nostra famiglia molte più cose di quante ne abbia ricevute. Lui è educazione, gratitudine e rassegnazione. Ci ha raccontato del suo lungo viaggio, faticoso e senza meta col quale era convinto di poter cambiare la sua vita e quella della sua famiglia”.
Sono le parole di Valeria e Nicola, una delle famiglie che, nell’ambito del progetto WelcHome promosso dal Comune di Modena, accoglie minori stranieri non accompagnati.
La loro testimonianza è contenuta nella pubblicazione sul progetto WelcHome curata dall’assessorato al Welfare in collaborazione con la Fondazione Cassa di Risparmio di Modena e scaricabile da internet (http://www.comune.modena.it/welfare/allegati/progetto-welchome).
Martedì 28 marzo alle 20.30 l’esperienza di accoglienza in famiglia di giovani richiedenti asilo e rifugiati sarà raccontata da altre famiglie che la stanno ugualmente vivendo.
La serata si svolgerà nella sala Alfonso Bucciarelli presso la parrocchia della Beata Vergine Addolorata, in via Rangoni 26.
Dopo il buffet di benvenuto e i saluti dell’assessora al Welfare Giuliana Urbelli, la giornalista Alice Benatti intervisterà le famiglie WelcHome.
A portare la loro testimonianza saranno Fausto e Grazia, due genitori con due figlie piccole, che dopo diverse esperienze di affido, dallo scorso settembre accolgono in famiglia Caterina, una sedicenne albanese con un progetto biennale che accompagnerà la ragazzina fino alla maggiore età.
Edoardo e Pierina sono invece una coppia non più giovane che ha trascorso molti anni in Australia e conosce bene le difficoltà dei migranti a integrarsi in una realtà diversa. Da due mesi accolgono Hadi, un ragazzo afgano di 17 anni che frequenta un corso di italiano al Cpia, è inserito in una polisportiva cittadina, frequenta i laboratori scolastici all’ipsia Corni e fa volontariato.
Anche Edoardo e Pierina racconteranno la loro esperienza, come Francesco e Linda, che abitano a Pavullo e hanno due figli ormai grandi. Dallo scorso settembre vivono con loro Akil e Tamur, originari del Pakistan, neomaggiorenni, con un progetto che intende accompagnarli all’autonomia. La famiglia li ha aiutati a trovare un lavoro, ad inserirsi nel mondo del volontariato, li ha sollecitati ad apprendere la lingua italiana e a frequentare una palestra. Sono riusciti, anche attraverso queste attività, a trovare amici italiani e ora stanno pensando, sempre con il supporto della famiglia, all’autonomia abitativa.
Nella stessa serata ci sarà inoltre modo di ascoltare la voce di alcuni ragazzi della parrocchia BVA che sono diventati amici di minori stranieri non accompagnati inseriti nel progetto WelcHome.
La Parrocchia è infatti un punto di riferimento per le famiglie WelcHome della città e un luogo di socializzazione per i ragazzi che accolgono.
Infine, porterà la sua testimonianza anche Gias, pakistano neo maggiorenne accolto da una coppia di Modena dopo un’esperienza in comunità, che racconta: “Sono due esperienze molto diverse. In questa famiglia mi sento accolto, capito, aiutato. Con una famiglia alle spalle è tutto più facile: andare a scuola, frequentare gli amici e conoscerne di nuovi. Insomma, qui non mi sento trattato come uno straniero”.
A Emanuela e Raffaele, la coppia che lo ha accolto offrendogli anche la possibilità di frequentare un corso professionale per diventare cuoco, è stato chiesto che cosa cambierebbero nella loro città alla luce dell’esperienza che stanno facendo. “Vorremmo che cambiasse l’atteggiamento delle persone nei confronti di chi è straniero – hanno detto – A Modena ci sono circa cento minori stranieri non accompagnati. Ci sembra impossibile che in una città di 180 mila abitanti e 90 mila nuclei familiari non si riesca a dare accoglienza e amore a ragazzi come Gias”.
Il progetto WelcHome è dal Settore Politiche sociali, sanitarie e per l’integrazione in collaborazione con Amazzonia Sviluppo, Arci Modena, Associazione Porta Aperta, Associazione Servizi Volontariato Modena, Associazioni straniere e comunità religiose di Modena, Auser, Caritas Diocesana, CSI Modena volontariato, Consulta comunale delle Politiche Familiari Solidali e della Coesione Sociale, Forum delle Associazioni Familiari, Forum Terzo Settore, Insieme in Quartiere per la città, Noè, Oplà, Rete Famiglie per l’Accoglienza, Una Mano alla Città.