MODENA – Undici nidi e nove scuole d’infanzia, tre scuole primarie tra cui quella di Cognento e una secondaria, oltre a Centro per le Famiglie di piazzale Redecocca, Aedes muratoriana, Centro diurno di via di via Pisano e un’altra dozzina di immobili comunali in diverse zone della città.
Sono complessivamente 50 gli edifici di interesse pubblico comunale che Open Fiber si è impegnata a collegare gratuitamente con la banda ultra larga nell’ambito della Convenzione firmata con il Comune di Modena per la realizzazione di un’infrastruttura in fibra ottica nel territorio comunale.
La rete in fibra ottica di Open Fiber sarà ovviamente disponibile in tutta la città e consentirà di implementare servizi ad alto contenuto innovativo per tutta la popolazione oltre che per l’amministrazione pubblica.
Il Comune di Modena e Open Fiber hanno siglato una convenzione che disciplinerà il piano degli interventi di cablatura della città: la società investirà a Modena 23 milioni di euro per collegare, attraverso un’infrastruttura in modalità Ftth (Fiber To The Home, fibra fino a casa), 66 mila unità immobiliari alla banda ultra larga. I lavori di posa della rete sono già cominciati e ad oggi sono più di 5mila le case già cablate dei quartieri Buon Pastore e San Faustino che possono così beneficiare di una velocità di connessione fino a 1 Gigabit per secondo.
In questi giorni di emergenza nazionale, Open Fiber continua a lavorare in conformità alle prescrizioni dei Dpcm con l’obiettivo condiviso con l’amministrazione comunale di fornire a cittadini e imprese una connettività in grado di soddisfare al meglio le esigenze di comunicazione, lavoro, studio e svago.
“Stiamo pensando alla situazione attuale con accresciute esigenze di connettività virtuale, ma abbiamo già la mente proiettata verso il prossimo futuro – afferma il sindaco di Modena Gian Carlo Muzzarelli – per quando usciremo da questa condizione di emergenza. Vogliamo che le nostre imprese, grandi e piccole, che hanno dovuto fermarsi siano nelle migliori condizioni per ripartire e acquistare competitività sui mercati. Vogliamo scuole in grado di sviluppare completamente le prospettive della didattica on line, vogliamo che tutta la società sia nelle condizioni di sfruttare queste opportunità. Gli investimenti sulle autostrade digitali rappresentano uno degli assi principali della strategia del Piano Smart per la nostra città, in linea con gli obiettivi europei per il settore”.
Infrastrutture e connettività è appunto il primo dei quattro assi d’intervento del Piano digitale 2020 in corso di definizione, come ricorda l’assessora alla Città Smart Ludovica Carla Ferrari sottolineando l’integrazione che si sta sviluppando tra i diversi ambiti che riguardano i servizi on line e la semplificazione amministrativa, la cultura e la cittadinanza digitale, una serie di progetti speciali su automotive, salute, startup. “Gli investimenti nelle infrastrutture – spiega Ferrari – sono fondamentali per garantire banda ultra larga, rete Man e Modena WiFi, i sensori per supportare l’internet delle cose e ovviamente il Data Center che è in fase di costruzione”.
La convenzione siglata da Open Fiber con il Comune di Modena stabilisce le modalità di scavo e ripristino per la posa della fibra ottica, come previsto dal decreto ministeriale del 2013. Più del 40 per cento del piano di sviluppo sarà eseguito mediante il riutilizzo di cavidotti e reti sotterranee o aeree già esistenti, mentre gli scavi saranno effettuati privilegiando modalità innovative e a basso impatto ambientale. Gli interventi dureranno almeno 18 mesi.
“Queste settimane di lockdown hanno reso evidente la necessità di dotare città e aree interne di reti a banda ultra larga altamente performanti – ha sottolineato Marco Martucci, responsabile Network & operations Area nord est – e l’infrastruttura Ftth che stiamo realizzando a Modena risponde pienamente a queste esigenze. La fibra ottica consente, anche in simultanea, di effettuare videoconference di eccellente qualità, di seguire programmi di didattica a distanza senza interruzioni, di lavorare in smart working riuscendo a trasferire grandi quantità di dati: tutto ciò in virtù di una velocità di navigazione molto elevata, di una connessione stabile e una latenza molto bassa che evita ritardi nella trasmissione dei dati. L’investimento di Open Fiber a Modena è molto importante, è un’opera fondamentale per supportare il tessuto produttivo di questo territorio così centrale per l’economia del Paese”.
Open Fiber è un operatore wholesale only: non vende quindi servizi in fibra ottica direttamente al cliente finale, ma è attivo esclusivamente nel mercato all’ingrosso, offrendo l’accesso a tutti gli operatori di telecomunicazioni e Internet service provider interessati. Fibra.City, Optima, Sorgenia, Tiscali, Vodafone e Windtre sono le prime aziende partner a Modena, a cui altri si aggiungeranno nelle prossime settimane.
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